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Abolizione temporanea del contributo minimo integrativo

Premessa: il sistema contributivo forense è disciplinato dal “Regolamento dei Contributi “ e dal “Regolamento di attuazione dell’art. 21, commi 8 e 9, della legge 247/2012”. Analogamente a quanto disposto dalla normativa previgente, gli attuali regolamenti prevedono che tutti gli iscritti alla Cassa che non siano pensionati di vecchiaia e fermo...

Roberto Bigi

L'iscrizione dell'avvocato ultraquarantenne

Come è ormai noto, l’iscrizione alla nostra Cassa di Previdenza è obbligatoria solo quando l’avvocato abbia raggiunto uno dei limiti reddituali (IRPEF o IVA) stabiliti dal Comitato dei Delegati. Limiti che oggi sono fissati in €. 10.300,00 circa quale limite di reddito ai fini IRPEF ed €. 15.300,00 circa quale limite del volume d’affari ai fini IVA...

Massimo Carpino

Il Rimborso dei contributi ai superstiti: “presupposti, limiti e condizioni”

L’art. 4 del Regolamento Generale di Cassa Forense prevede, al suo comma 7, che ai superstiti dell’iscritto che non abbiano diritto alla pensione indiretta, in presenza di una anzianità di effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa del dante causa di almeno 5 anni, venga liquidata una somma pari ai contributi versati, maggiorati degli...

Avv. Manuela Bacci

L'esercizio continuativo della professione

L’esercizio continuativo della professione è uno dei principi o requisiti fondamentali del nostro sistema previdenziale.Esso infatti rileva essenzialmente sotto un duplice profilo:1) costituisce lo spartiacque tra iscrizione facoltativa ed iscrizione obbligatoria alla Cassa;2) la sua sussistenza è necessaria per la validità dell’anno ai fini...

Massimo Carpino

POSsiamo fare a meno del POS?

Pare di no.Pare proprio che del POS i professionisti in genere e gli avvocati nello specifico non possano farne a meno.Dobbiamo adeguarci alle disposizioni normative che hanno fissato perentoriamente il termine del 30 giugno 2014 per munirsi di POS.

Cecilia Barilli

Studio legale associato e recupero compenso del socio

Vi è una presunzione iuris tantum in forza della quale, in mancanza di prova scritta di una diversa volontà delle parti, è dovuto il compenso previsto per l’attività svolta da un solo avvocato anche se concretamente la prestazione è stata eseguita da più avvocati.

Avv. Leonardo Carbone

PROFESSIONISTI LIBERI DAI VINCOLI: IL DLGS 192/2024 E L’ATTIVITÀ IN FORMA SOCIETARIA

Il Dlgs 192/2024 introduce importanti novità per i liberi professionisti, completando il percorso iniziato con la riforma fiscale del 2023. Tra le principali modifiche, spiccano la sostituzione della locuzione “compensi” con “tutte le somme e i valori in genere” e la riforma del regime tributario per i corrispettivi percepiti da trasferimenti e...

Gianluca Mariani - Filippo Mengucci