ENTI PUBBLICI INDEBITATI UNA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE LA COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
16/07/2024
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Dal recente documento “Lo stato di crisi degli enti locali: evoluzioni e prospettive” della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, emerge che 257 sono gli enti locali in predissesto e 213 in dissesto.
L’invito del presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti Elbano De Nuccio è stato quello di rafforzare i controlli nei Comuni al fine di rafforzare l’emersione tempestiva della crisi. E’ tra l’altro il principio cardine nel nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza (Dlgs 14/2019).
Normativa di Riferimento per gli Enti Locali
Ma in tema di Enti Locali la normativa di riferimento è il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali contenuta nel decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL).
In sintesi con la dichiarazione di dissesto si prevede la nomina di un organo straordinario di liquidazione che comporterà: limiti alla contrazione di nuovi mutui, limiti all’impegno delle somme previste in bilancio, l’aumento nella misura massima delle aliquote delle imposte e tasse locali.
Diverse sono state negli anni le problematiche relative all’eccessiva durata della procedura del dissesto ed al mancato soddisfacimento di tutta la massa passiva della liquidazione.
Problematiche e Soluzioni
Una soluzione ancora per niente praticata potrebbe essere rappresentata dagli strumenti del Codice della Crisi di Impresa (Dlgs 14/2019) che all’art. 2, comma 1 lettera c) definisce come “sovraindebitamento”: lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell’imprenditore minore (ossia sotto la soglia di fallimento rectius liquidazione giudiziale), dell’imprenditore agricolo, delle strat up innovative, e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale ovvero alla liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o insolvenza.
Se per gli Enti pubblici economici, ossia che esercitano in via prevalente una attività di impresa, sarebbe applicabile lo strumento della Liquidazione Coatta Amministrativa, sicuramente per gli Enti non economici e che quindi non rivestono la qualità di imprenditori commerciali, la disciplina del Sovraindebitamento potrebbe rappresentare una soluzione al fine di ottenere l’esdebitazione (in meno tempo) e scongiurare così tutti gli strascichi negativi in termini economici ma anche di credibilità politica che lo stato di dissesto comporta per l’ente e i cittadini.