Ricerca avanzata

Gli Stati generali dell'OUA

Dialogo, dialogo e ancora dialogo, con lo stralcio della norma che consente i soci di solo capitale negli studi legali, così come prevista dal Ddl Concorrenza, licenziato dal Consiglio dei Ministri e ora all'esame delle Commissioni alla Camera dei Deputati. Questo il messaggio, forte e deciso, rivolto al Governo Renzi e al Parlamento, in un...

Mirella Casiello

Media-conciliazione obbligatoria

Poco tempo addietro la Corte Costituzionale ebbe a dichiarare illegittima la media-conciliazione obbligatoria introdotta nel nostro ordinamento dal D.Lgs. n. 28/2010.E’ bene ricordare che la Corte ebbe a dichiarare l’incostituzionalità del suddetto D.Lgs. sotto il profilo dell’eccesso di delega, senza quindi entrare nel merito di altre censure...

Andrea Pesci - Gennaro Torrese

La riforma della magistratura onoraria: qualche riflessione

Il regio decreto 30 gennaio 1941 n. 12, pubblicato nella gazzetta ufficiale del 4 febbraio 1941, n. 28, rubricata come "Ordinamento giudiziario", tuttora vigente, prevede varie figure di magistrato onorario. La previsione della magistratura onoraria trae origine dal disposto dell'art. 106, comma 2 della Costituzione che stabilisce:

Nicoletta Giorgi

Il MODELLO 5/bis una norma “imperfetta”

Per il nostro ordinamento le norme imperfette sono quelle non munite di sanzione: sono norme che prevedono un obbligo giuridico ma non stabiliscono nessuna sanzione nel caso in cui l'obbligo non venga rispettato. E’ il caso del Mod. 5 / bis

Giancarlo Renzetti

Commento sull'applicazione del Decreto Legislativo n. 231/2001

Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300" pubblicato nella Gazzetta Uff. n. 140 del 19 giugno 2001

Mauro Rotunno

La prescrizione del diritto al compenso dell’avvocato

L’avvocato per recuperare il suo credito professionale non deve restare inerte oltre un determinato lasso di tempo, in quanto il suo diritto per il compenso dell’opera prestata è “assoggettato” a due prescrizioni: prescrizione presuntiva triennale (art.2956 cod.civ.) e prescrizione ordinaria decennale (art.2946 cod.civ.).

Avv. Leonardo Carbone