DIGITAL MARKETS ACT( DMA) : LE REGOLE DELL’EUROPA PER GARANTIRE UNA CONCORRENZA LEALE E MAGGIORE TUTELA DEGLI UTENTI

di Gianluca Mariani

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Digital Markets Act: Una Nuova Era di Regolamentazione per le Big Tech

I paesi membri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla proposta di legge chiamata Digital Markets Act (DMA), una normativa che mira a rafforzare le tutele degli utenti e dei navigatori del web nei confronti delle cosiddette Big Tech. Questo regolamento rimodellerà drasticamente le infrastrutture e le dinamiche digitali, quali app store, pubblicità online, e-commerce, servizi di messaggistica e altri strumenti digitali.

Definizione di Gatekeepers

Il DMA stabilisce criteri specifici per identificare le piattaforme digitali come "gatekeepers" (custodi). Queste sono aziende che esercitano un controllo significativo sull'accesso al mercato digitale, tra cui Google, Meta, Amazon e Apple. La definizione di gatekeepers è stata affinata per garantire che solo le piattaforme con un impatto sostanziale sul mercato siano soggette agli obblighi del DMA.

Per essere classificata come gatekeeper, un'azienda deve avere una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro e almeno 45 milioni di utenti mensili. Questo criterio permette di individuare fornitori di servizi digitali con un notevole potere economico e di accesso a un vasto numero di utenti e infrastrutture digitali.

 Obblighi e Divieti

Una volta designati come gatekeepers, le piattaforme devono rispettare una serie di obblighi e divieti per garantire una concorrenza leale e la protezione dei diritti degli utenti. Tra questi:

  • Interoperabilità: Le piattaforme devono rendere i propri servizi interoperabili con servizi di terzi in determinate situazioni. Ad esempio, le piattaforme di messaggistica come WhatsApp e Telegram saranno obbligate a ricevere ed inviare messaggi anche da parte di utenti che utilizzano sistemi e servizi di messaggistica minori.

  • Accesso ai Dati: I gatekeepers devono consentire agli utenti commerciali di accedere ai dati generati attraverso l'uso della piattaforma. Inoltre, le piattaforme dovranno permettere agli utenti di accedere ai dati personali generati durante l’utilizzo della piattaforma, ottenendo il consenso esplicito prima di poterli tracciare.

  • Trattamento Equo: È vietato per i gatekeepers riservare un trattamento favorevole ai propri servizi rispetto a quelli di terzi. Ad esempio, non potranno favorire nei risultati di ricerca i propri prodotti e servizi, come lo shop online di Google o Amazon.

  • Protezione dei Dati Personali: Sarà vietato il trattamento dei dati personali dei minori per finalità commerciali o di profilazione pubblicitaria.

  • Libertà dell'Utente: Gli utenti avranno la libertà di installare applicazioni esterne agli app store ufficiali delle grandi piattaforme, come Google e Apple, e potranno disinstallare applicazioni preesistenti.

Entrata in Vigore e Designazione dei Gatekeepers

Il DMA è entrato in vigore il 1° maggio 2023. Le piattaforme digitali che rientrano nei criteri di gatekeeper devono ora registrarsi come tali. La Commissione Europea ha avviato il processo di designazione, e le aziende interessate hanno avuto tempo fino al 6 settembre 2023 per presentare le loro domande. Le regole sono effettivamente applicate a partire dal 2 ottobre 2023.

Misure di Conformità e Sanzioni

Il DMA prevede misure di conformità più rigorose per i gatekeepers, con sanzioni che possono arrivare fino al 10% del fatturato annuale globale dell'azienda in caso di violazioni. In caso di violazioni ripetute, le sanzioni possono aumentare fino al 20%. La Commissione Europea avrà un ruolo centrale nell'applicazione del DMA e avrà il potere di sanzionare le società che non si conformano alle regole.

Responsabilità sui Dati

Un cambiamento significativo apportato dal DMA riguarda la responsabilità per il consenso degli utenti. Ora, i gatekeepers sono direttamente responsabili della raccolta dei dati e devono garantire che il consenso degli utenti sia ottenuto correttamente, spostando parte della responsabilità dalle aziende che utilizzano i servizi delle piattaforme.

Flessibilità Normativa

Il DMA è progettato come un regolamento "ex ante", che stabilisce regole e vincoli prima che si verifichino abusi, a differenza delle normative antitrust tradizionali che intervengono solo dopo il fatto. Questo approccio mira a prevenire comportamenti anticoncorrenziali prima che possano influenzare il mercato, creando un ambiente digitale più equo e aperto alla concorrenza.

Conclusioni

Il Digital Markets Act rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione delle piattaforme digitali. Entrato in vigore nel 2023, mira a bilanciare la necessità di innovazione con la protezione dei diritti degli utenti e la promozione di una concorrenza leale. Con la sua applicazione, l'Unione Europea spera di creare un mercato digitale più aperto, trasparente e competitivo, in grado di garantire una maggiore tutela per i consumatori e un campo di gioco equo per tutte le imprese.

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