RIFORMA CARTABIA: NON CI RESTA CHE ATTENDERE
Con la definitiva approvazione della Riforma Cartabia entra in vigore l’improcedibilità dell’azione penale
Con la definitiva approvazione della Riforma Cartabia entra in vigore l’improcedibilità dell’azione penale
L’espressione “prossimi congiunti”, originariamente rinvenibile soprattutto in norme a carattere penalistico, è trasmigrata copiosamente al di fuori della legge penale; questa sorta di mutuazione trova cospicui esempi, tanto nel linguaggio normativo extra-penale, quanto in quello di giudici e autori, anche quando non si occupano di diritto penale.
Dal 1° Agosto Cassa Forense è ufficialmente nell'elenco degli Asset Owners che aderiscono agli UN PRI, l’organizzazione delle Nazioni Unite a sostegno degli investimenti sostenibili
Dal 14 settembre 2020 sino al 13 settembre 2021 sarà operativa l’iniziativa di Coworking promossa da Cassa Forense con la collaborazione dell’ Ordine degli Avvocati di Roma.
L’annuncio della scelta operata dalla Cassa Nazionale Forense di aderire agli UN PRI, l’organizzazione delle Nazioni Unite a sostegno degli investimenti sostenibili, è passata quasi inosservata
L'inserimento delle Casse private, compresa Cassa Forense, nel famigerato elenco ISTAT e quindi nel conto economico consolidato della Pubblica Amministrazione comportava, tra gli altri effetti, quello dell'automatica applicazione di tutte le norme in tema di riduzione della spesa pubblica.
Il Ministero della Giustizia, con nota del 28 maggio 2021 inviata al Consiglio Nazionale Forense, ha richiesto l’applicazione di regole rigide in materia di riconoscimento dei titoli professionali stranieri di avvocato.
Cosa succede se il lavoratore si rifiuta di ricevere la lettera di licenziamento?
Nell’ambito di un mandato professionale, sia il professionista che il cliente possono recedere dal contratto, allorché viene meno il rapporto di fiducia che costituisce la base del rapporto professionale.
La parte non presente all’incontro di mediazione potrà farsi sostituire quando ricorrano “giustificati motivi” di assenza. Spetta al giudice valutarne la fondatezza; il Tribunale di Firenze è uno tra i primi a affrontare la questione di quali siano tali “giustificati motivi” con la sentenza n. 316/2024; facciamo un focus sul tema.