Cassa Forense: brevi note sulla relazione della Corte dei Conti

di Avv. Michele Bromuri

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Il controllo della Corte dei Conti, previsto dall’art. 3 del d.lgs. n. 509/1994, non si svolge preventivamente sui singoli atti di volta in volta adottati da Cassa Forense ma è un controllo generale effettuato ex post sulla gestione nel suo complesso come del resto previsto dalla l. n. 259/1958 per tutti gli enti pubblici al fine di assicurarne legalità ed efficacia di gestione ed i cui risultati vengono annualmente – con la cosiddetta attività di referto - riferiti al Parlamento per rendere più incisivo il controllo di quest’ultimo sull'esecutivo.

Con determinazione del 28 marzo 2019 n. 29, depositata il 9 aprile 2019, la Corte dei Conti, Sezione Controllo sugli Enti, ha riferito il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense per l’esercizio 2017.

In detta relazione la Corte dei Conti non si limita ad esercitare il controllo sul bilancio, inteso quale conto economico e stato patrimoniale, confermando le tendenze positive degli ultimi anni, con riferimento ai risultati economici conseguiti, ma, con una ampia panoramica, individua le principali innovazioni intervenute ad opera degli organi della Cassa.

Ed infatti riconosce certamente i trattamenti di previdenza erogati, ma nel contempo attribuisce particolare risalto alle nuove prestazioni assistenziali erogate in favore di chi versa in stato di bisogno.

Dando, pertanto, atto del nuovo regolamento per l’assistenza (entrato in vigore il 1 gennaio 2016), la stessa Corte dei Conti, ne consacra la portata radicalmente innovativa rispetto alle modalità di erogazione delle prestazioni assistenziali, “che ha comportato nell'esercizio in esame l’attuazione di una serie di istituti dei quali hanno usufruito gran parte degli iscritti”.

La Corte stessa, quindi, nella sua relazione ha distinto le prestazioni assistenziali in caso di “bisogno individuale” , dalle “prestazioni a sostegno della  famiglia, della salute e della professione”.

Vi dedica un intero paragrafo dando atto di come la Cassa Forense abbia previsto, in ragione della crisi che ha colpito la categoria professionale, un aumento dello stanziamento pari al 53% rispetto all'anno 2016, proprio per far fronte alle nuove tipologie assistenziali individuate.

E la Corte cita espressamente: le prestazioni per avvocati in stato di bisogno causate da eventi involontari straordinari ed imprevedibili (si pensi agli eventi sismici), le erogazioni per familiari non autosufficienti, le provvidenze a sostegno della genitorialità.

Cita ancora la polizza sanitaria consistente nella copertura per i gravi eventi morbosi ed i grandi interventi chirurgici che colpiscono l’iscritto.

Al riguardo è bene evidenziare che Cassa Forense, a seguito di gara europea, ha stipulato con Unisalute spa la polizza sanitaria collettiva “grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi” in favore degli iscritti valida dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2022.

Si tratta di una polizza automatica e gratuita, così come evidenziato dalla Corte dei Conti per quella relativa al 2017, per tutti gli avvocati, praticanti, e pensionati iscritti alla Cassa Forense alla data del 1 aprile 2019, con possibilità di estensione, a tutti i familiari conviventi, previo pagamento di un premio annuo di Euro 150,00 pro capite.

Nel comunicato della Cassa vengono individuate le modalità operative e tutte le integrazioni migliorative rispetto al precedente Piano sanitario Base.

La Corte dei Conti inoltre dà atto delle nuove erogazioni a sostegno della professione attribuendo il maggiore risalto alla assistenza indennitaria per tutti gli iscritti che per effetto di malattia o infortunio non abbiano potuto esercitare l’attività professionale.

In definitiva la relazione, interessante da leggere per ogni iscritto, offre una panoramica del “mondo Cassa Forense” che coglie non solo dati numerici ed investimenti (con un evidenziato aumento del patrimonio netto di più 8,9% rispetto all'esercizio precedente), ma anche il lato solidaristico ed “umano” della Cassa Forense, le cui importanti novità assistenziali e di sostegno sono state ben censite dall'organo di controllo e rendono il lavoro dei delegati Cassa sicuramente più stimolante e produttivo ai fini collettivi.

Avv. Michele Bromuri - Delegato Cassa Forense 


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