CAUSE RIUNITE E COMPENSO DELL’AVVOCATO
La liquidazione di un unico onorario non può trovare applicazione nel caso in cui l’avvocato difenda la medesima parte contro più parti, ma in processi separatamente introdotti e mai riuniti, ancorché...
La liquidazione di un unico onorario non può trovare applicazione nel caso in cui l’avvocato difenda la medesima parte contro più parti, ma in processi separatamente introdotti e mai riuniti, ancorché...
Costituisce esercizio abusivo della professione, la condotta del praticante avvocato che, pur essendo scaduto il termine di sei anni previsto per la "durata" dell’abilitazione provvisoria al...
Per la pensione dell’assicurazione generale obbligatoria gestita dall’Inps, nel caso in cui il beneficiario della pensione abbia ulteriori redditi, si applicano tagli sull’assegno pensionistico...
Nelle cause di risarcimento danni spesso si inserisce nelle conclusioni dell’atto introduttivo (con cui si chiede la condanna al pagamento di un certo importo), la formula “o somma maggiore o minore...
La reversibilità dei trattamenti pensionistici consiste nel farne proseguire, anche dopo la morte del titolare, il godimento da parte dei soggetti a lui legati da determinati vincoli familiari,...
Il Ministro della Giustizia Marta Cartabia nell’audizione alla Camera il 15 febbraio 2022 aveva annunciato una modifica normativa volta ad introdurre l’incompatibilità con la professione forense...
I pensionati di vecchiaia iscritti in un Albo forense e percettori di reddito da attività professionale, che successivamente alla decorrenza di pensione hanno continuato a versare la contribuzione soggettiva in sede di modello 5 annuale, alla cancellazione da tutti gli albi professionali, possono richiedere tramite specifica domanda, la prestazione contributiva di cui all’art. 59 del Regolamento Unico della Previdenza, calcolata su una quota del reddito netto professionale dichiarato fino al tetto reddituale annuale stabilito. Detta quota è pari al 2,50% dall’anno 2021.