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Spending review: come far cassa con le Casse

Vi piacerebbe se qualcuno vi imponesse di tagliare la spesa familiare per poi destinare tale risparmio allo Stato? Riterreste una tale norma liberale o autoritaria? Eppure è quello che accade, così come ha imposto il legislatore (ergo esecutivo), oramai sempre subdolo, con l. 135/2012 (c.d. spending review) il cui comma 3 dell'art. 8 (Riduzione...

Marcello Adriano Mazzola

Il divieto del patto di quota lite: il ritorno

Era giocoforza logico pensare che il divieto del patto di quota lite fosse stato espunto irrimediabilmente dall’ordinamento in forza delle normative, via via, succedutesi negli ultimi tempi. Già abrogato dall’art. 2, D.L. n. 223/2006 (conv. in Legge n. 248/2006) veniva seppellito con l’abrogazione delle tariffe professionali di cui al D.L. n....

Patrizia Pisapia - Giovanni Cerri

Semplice focus sull'iscrizione obbligatoria

La fine dell’anno è solitamente l’occasione giusta per tirare le somme sull’attività svolta nel corso dell’anno.Non poteva mancare a tale verifica il primo resoconto analitico della copiosa attività amministrativa posta in essere dagli uffici della Cassa Forense e dagli organi collegiali, tra il 2014 ed il 2015, per dare attuazione alla norma...

Giulio Pignatiello

SE LA NOTIFICA A MEZZO PEC FINISCE IN SPAM

La Corte di Cassazione è intervenuta sulla possibilità di invocare la non conoscenza e/o non conoscibilità della notificazione degli atti a mezzo PEC da parte del destinatario

Paola Vitaletti

Avvocati e praticanti avvocati addetti all’ufficio del processo: sospensione dall’esercizio dell’attività professionale

Il Ministro della Giustizia Marta Cartabia nell’audizione alla Camera il 15 febbraio 2022 aveva annunciato una modifica normativa  volta ad introdurre l’incompatibilità  con la professione forense degli avvocati addetti all’ufficio del processo, modifica, peraltro, sollecitata dal Consiglio Nazionale Forense e da tutte le associazioni forensi

Leonardo Carbone

E-MAIL DI SPAM: ARRIVA LA PRIMA CONDANNA AL RISARCIMENTO DEL DANNO

Dal Tribunale tedesco di Heidelberg arriva la prima condanna al risarcimento del danno derivante dallo spam, ossia la ricezione di messaggi pubblicitari di posta elettronica non richiesti e che il mittente invia senza che il destinatario lo abbia in alcun modo autorizzato.

Marco Martorana