NOTIFICA A MEZZO PEC DI ATTO ILLEGGIBILE: QUALI CONSEGUENZE?
La Suprema Corte di Cassazione è tornata ad interessarsi delle conseguenze di una notifica a mezzo pec con allegati illeggibili o parzialmente leggibili.
La Suprema Corte di Cassazione è tornata ad interessarsi delle conseguenze di una notifica a mezzo pec con allegati illeggibili o parzialmente leggibili.
La Cassazione: notifica non valida se destinatario non collabora. Sentenza SS.UU. n. 28452/2024 su mancata consegna per casella PEC piena.
La Riforma Cartabia chiarisce che solo la comunicazione della domanda di mediazione interrompe prescrizione e decadenza
Il 18 luglio scorso si è svolta in seno al Comitato dei Delegati la discussione generale sul nuovo Regolamento per l’erogazione dell’assistenza. E’ già calendarizzato per settembre un incontro con gli ordini e con le associazioni di categoria per un confronto diretto e perché da questo possano trarsi ulteriori spunti e suggerimenti.
Cassa Forense, in occasione della sua X Conferenza, che si terrà a Roma nei giorni 21 e 22 settembre 2012 presso l’Auditorium della Conciliazione, celebrerà il suo sessantenario dalla costituzione.Cassa Forense è stata istituita come Ente pubblico con legge n. 6/1952 per assicurare la tutela previdenziale e assistenziale obbligatoria a favore degli...
Con provvedimento del 22 febbraio 2018 sono state indette le elezioni per il rinnovo dei componenti del Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per il quadriennio 2019/2022.
Con l’approvazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 23 dicembre 2010, e la successiva pubblicazione in G.U. il 30.12.2010, è divenuto realtà il Nuovo regolamento per la disciplina delle sanzioni, deliberato dal Comitato dei Delegati nella seduta del 23 luglio 2010. L’attento lavoro svolto, ha consentito alla Cassa di dotarsi...
Il Consiglio d’Europa quest’anno celebra il suo settantesimo anniversario dalla firma del trattato istitutivo. Il 5 maggio 1949 a Londra gli Stati fondatori del Consiglio d’Europa (tra cui l’Italia), erano solo dieci.
La pandemia, con la necessità di tutelare la salute di cittadini e dipendenti, ha accelerato il ricorso allo smart working da parte della Pubblica Amministrazione, che, sicuramente nel comparto giustizia, deve adottare correttivi tecnici e giuridici per rendere tale forma lavorativa compatibile con la necessità di erogare un servizio essenziale.
Il d.p.c.m. 3 novembre 2020, all’art. 1, comma 9 lett. Z), dispone la sospensione delle prove scritte per l’accesso alle professioni, ivi compresa quella forense e, conseguentemente, ferve l’attesa tra i praticanti di conoscere il loro destino e, in divenire, il dibattito su alternative modalità di accesso alla professione