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L'esercizio continuativo della professione

L’esercizio continuativo della professione è uno dei principi o requisiti fondamentali del nostro sistema previdenziale.Esso infatti rileva essenzialmente sotto un duplice profilo:1) costituisce lo spartiacque tra iscrizione facoltativa ed iscrizione obbligatoria alla Cassa;2) la sua sussistenza è necessaria per la validità dell’anno ai fini...

Massimo Carpino

Assicurarsi (ora) un dovere

Il filosofo ed epistemologo Britannico Karl Popper scrisse che “Evitare l’errore è un ideale meschino; se ci confrontiamo con problemi difficili, è facile che sbaglieremo”. Essere avvocati e svolgere una tale delicata professione ci espone costantemente all’errore. Non solo nella scelta di una strategia o nell’impostazione di una causa, al cospetto...

Marcello Adriano Mazzola

Se questo è un avvocato

C’era un tempo la “professione” forense. In realtà ci piace di più connotarla con altri termini: vocazione, veste, funzione, passione, difensore, toga. Così da nobilitarne le origini, prona verso la tutela dei diritti. Finalità questa particolarmente delicata, costituzionalmente richiamata ed indirizzata.

Marcello Adriano Mazzola

La costituzione del rapporto previdenziale forense

Nell’anno del 60° anniversario dell’istituzione della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, celebrato lo scorso settembre, la legge n. 247 del 2012 sul nuovo ordinamento della professione di avvocato ha introdotto un’importantissima novità in materia previdenziale, quella dell’obbligo della iscrizione alla Cassa per tutti gli...

Alberto Bagnoli

Ultimissime del processo telematico

Col DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 90, pubblicato in G.U. il 25 giugno, il Consiglio dei Ministri ha messo mano alle misure urgenti per la semplificazione e la crescita del Paese, modificando ed in alcuni casi riscrivendo, anche varie norme concernenti il Processo Civile Telematico nonché il funzionamento dell’apparato giudiziario.Nel corpo...

Avv. Roberto Di Francesco

ERARIO PREVALE SUI CREDITORI PRIVATI IN CASO DI SEQUESTRO PER REATI TRIBUTARI

La Corte di Cassazione ha stabilito che l'Erario ha la precedenza sui creditori privati in caso di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni acquisiti al fallimento per reati tributari. Ciò significa che il curatore non può disporre dei beni oggetto di sequestro e che l'Erario avrà la prelazione sui creditori in caso di vendita.

Lorena Puccetti