Giustizia penale e riforme: quali obiettivi, quali limiti, quale metodo
L’inizio di un percorso di riforme del settore penale richiede che gli obiettivi siano chiari e che vi sia consapevolezza dei limiti costituzionali e convenzionali
L’inizio di un percorso di riforme del settore penale richiede che gli obiettivi siano chiari e che vi sia consapevolezza dei limiti costituzionali e convenzionali
Il dibattito che periodicamente si riaccende sull’ipotesi del blocco del corso della prescrizione dopo la pronuncia della sentenza di primo grado non appare richiamare l’attenzione dell’opinione...
Qualche considerazione sulle proposte di riforma, di cui si è ampiamente occupata la stampa in questi ultimi giorni, in tema di blocco della prescrizione dopo l’emissione della sentenza di primo grado...
L’inizio della nuova legislatura può essere l’occasione per riprendere a riflettere su quali debbano essere, al fine di razionalizzare il processo penale, la funzione e la struttura dell’udienza...
Il recente parere del Comitato Direttivo Centrale dell’ ANM sul ddl 2188/A, relativo alla “candidabilità, eleggibilità e ricollocamento dei magistrati in occasione di elezioni politiche e...
Qualunque progetto di riforma del nostro processo penale va incontro a difficoltà nascenti dal doversi inserire in un sistema processuale che, oramai, di organico ha ben poco, avendo le continue...
I pensionati di vecchiaia iscritti in un Albo forense e percettori di reddito da attività professionale, che successivamente alla decorrenza di pensione hanno continuato a versare la contribuzione soggettiva in sede di modello 5 annuale, alla cancellazione da tutti gli albi professionali, possono richiedere tramite specifica domanda, la prestazione contributiva di cui all’art. 59 del Regolamento Unico della Previdenza, calcolata su una quota del reddito netto professionale dichiarato fino al tetto reddituale annuale stabilito. Detta quota è pari al 2,50% dall’anno 2021.