RIFORMA CARTABIA: NON CI RESTA CHE ATTENDERE
Con la definitiva approvazione della Riforma Cartabia entra in vigore l’improcedibilità dell’azione penale
Con la definitiva approvazione della Riforma Cartabia entra in vigore l’improcedibilità dell’azione penale
Studi legali e GDPR: avvocato che riceve una richiesta di accesso ai dati relativi a un procedimento di cui il richiedente era parte in causa, quanto tempo ha per fornire riscontro all'istanza?
Modelli di compliance per prevenire il rischio d'infiltrazione mafiosa. Il Modello 231 come strumento di prevenzione e bonifica.
La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (di seguito anche “Cassa Forense”) pubblica il presente bando per l’ammissione alla pratica forense presso l’Area Legale Ricorsi e Contratti
Nel campo della a responsabilità professionale medica uno degli aspetti più delicati è quello dell’ineludibile connotato di imparzialità da cui dovrebbero essere contrassegnati il profilo e la funzione dei consulenti tecnici di ufficio nominati dall’autorità giudiziaria.
Opzioni conciliative, la valorizzazione della mediazione demandata e il ruolo del giudice nella risoluzione delle controversie.
INFORMATIVA SULLE NUOVE MODALITÀ DI RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI MINIMI 2018 I contributi minimi previdenziali, dovuti dagli iscritti alla Cassa Forense, sono riscossi tramite M.Av. bancario e/o postale e, in via straordinaria, per il solo anno 2018 (C. di A. 11/1/2018), con le seguenti modalità: CONTRIBUTO MINIMO SOGGETTIVO:
I contributi minimi previdenziali, dovuti dagli iscritti alla Cassa Forense, dal corrente anno 2019, saranno riscossi con le seguenti modalità:
I bollettini M.Av., da utilizzare alle scadenze dei minimi 2020 potranno essere generati e stampati direttamente a partire da lunedì 10 febbraio 2020. Si comunica, inoltre, che a partire da tale data sarà disponibile sul sito web della Cassa la funzionalità per la presentazione dell'istanza di esonero.
Ancora una volta le gestioni previdenziali privatizzate e quindi la Cassa Forense, sono chiamate ad aumentare il livello di sostenibilità portando da 30 a 50 gli anni per i quali occorre garantire l’equilibrio fra entrate contributive e prestazioni, senza tener conto del patrimonio mobiliare e immobiliare.