IL COMPENSO DELL’ AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
L’amministratore di sostegno non può agire in giudizio nei confronti della sua assistita (ex), chiedendo il pagamento del compenso professionale
L’amministratore di sostegno non può agire in giudizio nei confronti della sua assistita (ex), chiedendo il pagamento del compenso professionale
Alcune recenti pronunce di tribunali italiani si sono espresse a favore o contro la necessità di autentica notarile in relazione alla delega conferita a un sostituto della parte che, in nome e per conto della stessa, partecipi al procedimento di mediazione
La Corte d’Appello di Roma, con la recente sentenza n. 539/2017, pubblicata il 18 aprile 2017, muta orientamento ed afferma esplicitamente la legittimità dell’introduzione dell’istituto della pensione contributiva, il quale ha – con l’approvazione del nuovo Regolamento Generale della Cassa – sostituito l’istituto della restituzione dei contributi...
La vicenda, sulla quale il Tar si è pronunciato con una sentenza il 5 aprile, riguarda il ricorso presentato da un avvocato avverso il diniego da parte dell'ente di previdenza degli Avvocati alla richiesta di conoscere sia “l'elenco degli incarichi legali, sia giudiziali che stragiudiziali
Da un punto di vista convenzionale la gestione dell’esercizio trova normalmente espressione nel valore di sintesi dell’avanzo di esercizio che va tuttavia interpretato alla luce delle risultanze contabili sia in caso che queste risultino notevolmente incrementate che in ipotesi diversa, al fine di effettuare un confronto omogeneo con le gestioni...
Discriminazione nell’accesso alle cure di alcune particolari categorie di cittadini stranieri, la delibera n.753 del 2019 della Regione Veneto è considerata discriminatoria nella parte in cui richiede l’iscrizione volontaria a pagamento
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Recentemente, autorevole giurisprudenza di merito si è pronunciata in relazione alla fattispecie dell’Avvocato iscritto nell’apposita sezione speciale presso il Consiglio dell’Ordine in quanto “abogado” (Corte d’Appello di Roma, 21 aprile 2015, n. 2552).
La lesività delle informazioni che circolano nel web, il danno all'immagine via web non è più inquadrabile nel concetto di danno reputazione tradizionale.
La Corte di Cassazione conferma: tutte le indennità devono essere incluse nella retribuzione durante le ferie, garantendo equità e sicurezza per i lavoratori