Nuovi parametri forensi (d.m. 37/2018): l’avvocato telematico ha diritto al maggior compenso!
Dal 27 aprile 2018 sono entrate in vigore le nuove disposizioni in materia di parametri forensi per la liquidazione dei compensi degli avvocati.
Dal 27 aprile 2018 sono entrate in vigore le nuove disposizioni in materia di parametri forensi per la liquidazione dei compensi degli avvocati.
Il 2015 volge alla fine ed è ormai tempo di bilancio.Un altro anno di frenetico lavoro è ormai trascorso. Un anno caratterizzato dall’assunzione di decisioni importantissime assunte da Cassa Forense nell’interesse dell’Avvocatura.
L’oggetto dell’odierna rubrica è la recentissima pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sul ricorso proposto da diversi avvocati iscritti all’albo ma non iscritti alla Cassa Forense per contestare l’obbligatorietà dell’iscrizione all’ente previdenziale prevista dall’art. 21, commi 8 e 9, della legge n. 247/2012 – di riforma...
Pubblichiamo la lettera del Presidente di Cassa Forense ai Presidenti dei Consigli degli Ordini forensi. Clicca qui per visualizzare la lettera in formato Pdf.
Il servizio di coworking che consente l’utilizzo gratuito di sale riunioni e/o spazi lavoro, a tutti gli avvocati e praticanti iscritti a Cassa Forense, in scadenza a Roma il l 30 settembre, sarà prorogato sino all’espletamento di una nuova gara, in modo da garantire la continuità del servizio
La Cassa Forense, come noto, riscuote i contributi non pagati spontaneamente dagli iscritti affidandosi all’Agenzia per la riscossione (prima Equitalia) e l’operatività di tale ultimo soggetto è sovente foriero di problematiche non solo per lo stesso Ente impositore, bensì anche (e spesso) per i contribuenti.
Per tutti gli adempimenti ed i versamenti il cui termine originario sarebbe scaduto entro il 30.09.2020, per ogni singolo istituto previdenziale si applicherà il termine di adempimento previsto dal regolamento, che però inizierà a decorrere per intero dal 1 ottobre 2020
Decreto Legge N. 18 del 17 Marzo 2020 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”
La recente sentenza della Cassazione a SS.UU. n. 17742/2015, ha avuto una vasta eco sulla stampa specializzata che ha enfatizzato la notizia relativa ad una presunta illegittimità a porre “un tetto” ai trattamenti pensionistici da parte degli Enti previdenziali dei liberi professionisti. In realtà non è proprio così!
Oggi, con la crisi economica e le crescenti disuguaglianze generate dalla pandemia, gli investitori istituzionali devono valutare non solo la capacità dei loro investimenti di generare rendimenti al netto del rischio nel lungo periodo