IL DIRITTO ALL’OBLIO NELLA RIFORMA CARTABIA: UN ARGINE CONTRO LA “GOGNA MEDIATICA”
Dal 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la riforma della giustizia Cartabia, con importanti ripercussioni anche sull’esercizio del diritto all’oblio
Dal 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la riforma della giustizia Cartabia, con importanti ripercussioni anche sull’esercizio del diritto all’oblio
LEGGE 28/02/2020 N 7 (PUBBL. SU GAZZ. UFF. 28/2/2020 N. 50), LEGGE 28/02/2020 N 8 (PUBBL. SU GAZZ. UFF. 29/2/2020 N. 51).CONVERSIONE IN LEGGE DEL C.D. “DECRETO MILLEPROROGHE”, SENT. CORTE COST. 14/2/2020 N 18 (PUBBL. SU GAZZ. UFF. I° SERIE SPEC. 19/02/2020 N. 8), SENT. CORTE COST. 14/2/2020 N 19 (PUBBL. SU GAZZ. UFF. I° SERIE SPEC. 19/02/2020 N. 8)
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La Riforma Cartabia ha introdotto alcune norme in base alle quali viene espressamente riconosciuto il beneficio del Patrocinio a spese dello Stato anche nel procedimento di mediazione
Settecento km separano Rimini da Maratea. Un percorso per cui sono occorsi 22 anni durante i quali gli Avvocati sono aumentati da 65.000 a 230.000.Duecentoquaranta secondi sono stati sufficienti, dopo oltre un’ora di black out del sistema elettronico, per raccogliere il voto dei 929 delegati presenti sui 981 aventi diritto al voto al...
La sentenza del Tribunale di Pechino riconosce il diritto d'autore su un'opera generata con IA, aprendo nuove prospettive nel dibattito sul copyright.
La riservatezza esterna nella procedura di mediazione: l'obbligo di segretezza permane e si proietta anche dopo la conclusione del procedimento ed anche -e in particolare- in sede giudiziale.
La globalizzazione e il confronto con l’esperienza dei Paesi Europei ha indotto la Cassa ad un ripensamento della forma organizzativa del welfare: non più l’istituzione che interpreta i bisogni ma i bisogni che influenzano l’istituzione.
La Suprema Corte ha sancito il divieto di verifiche retroattive sulla corrispondenza elettronica, riconoscendo la necessità di bilanciare la tutela degli interessi aziendali con il diritto alla riservatezza del lavoratore.
La Cassazione con la sentenza 12449/2024 fa chiarezza sul tasso di interesse da applicare in caso di pronuncia generica del giudice che condanna al pagamento di "interessi legali"