ANPR: RICHIESTA TELEMATICA DEI CERTIFICATI PER GLI AVVOCATI

di Enrico Cecchin

Stampa la pagina
foto

Ascolta la versione audio dell'articolo

ANPR: richiesta telematica dei certificati per gli avvocati

L'integrazione degli avvocati all'interno dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) in Italia segna un'avanzata significativa nel percorso verso la digitalizzazione e l'efficienza dei processi legali. A decorrere dall'11 dicembre 2023, gli avvocati iscritti all'albo professionale sono abilitati all'accesso ad una sezione riservata del portale ANPR per la richiesta telematica di certificati anagrafici. Tale iniziativa, introdotta per facilitare l'acquisizione di documenti necessari a fini professionali quali indagini difensive o la tutela di diritti in ambito giudiziario, costituisce un passo avanti nella semplificazione delle procedure.

Per accedere a questo servizio, è richiesto al professionista un'autenticazione mediante SPID, CIE o CNS. La conferma dell'iscrizione all'albo degli avvocati è inoltre gestita attraverso servizi disponibili sulla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), a cura del Consiglio Nazionale Forense. Gli avvocati hanno la facoltà di richiedere fino a 13 diverse tipologie di certificati, inclusi quelli di nascita, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza e stato civile. Questi documenti, esentati dall'imposta di bollo, sono resi immediatamente disponibili nell'area riservata del portale ANPR.

In aggiunta, gli avvocati sono tenuti a dichiarare, assumendosi la responsabilità penale e disciplinare per quanto affermato, che la richiesta del certificato è motivata da finalità di uso legale, specificando tra uso in notifica, uso stragiudiziale o uso in giudizio. L'ANPR registra e conserva le informazioni relative alle richieste di certificati effettuate dagli avvocati per un periodo massimo di 36 mesi.

Questa nuova modalità di accesso, oltre a semplificare l'operato degli avvocati, contribuisce efficacemente a ridurre il carico di lavoro presso gli uffici comunali, marcando un significativo progresso nel processo di digitalizzazione e modernizzazione del settore legale italiano.

Breve panoramica sull'ANPR

L'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è una banca dati unica gestita dal Ministero dell'Interno, che svolge un ruolo fondamentale nel sistema amministrativo italiano. Essa raccoglie e conserva i dati anagrafici dei cittadini residenti in Italia e di quelli iscritti all'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero). Il suo scopo è quello di fornire un accesso centralizzato e digitalizzato ai servizi anagrafici, facilitando così lo scambio di informazioni tra i comuni e le diverse pubbliche amministrazioni.

Presupposti per l'accesso degli avvocati all'ANPR.

L'accesso degli avvocati all'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è regolato dal decreto del Ministero dell'Interno del 6 ottobre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 273 del 22 novembre 2023 che rappresenta un aggiornamento significativo dei servizi ANPR, consentendo per l'appunto agli avvocati di richiedere certificati anagrafici in modalità telematica.

Il decreto è composto da quattro articoli principali e un allegato tecnico.

È bene innanzitutto ribadire quanto previsto all'art. 1 co. 2

"Sono inibite all'avvocato le funzioni di  consultazione diretta dei dati anagrafici nonché di estrazione di elenchi di iscritti."

L'articolo 2 chiarisce che il servizio prevede la verifica dell'iscrizione all'albo degli avvocati tramite la Piattaforma digitale nazionale dati.

I certificati richiesti sono immediatamente disponibili nel sito web di ANPR e sono esenti dall'imposta di bollo. Gli avvocati possono richiedere fino a trenta certificati al giorno, con verifiche a campione per assicurare il rispetto dei requisiti.

L'articolo 3 regola la privacy, stabilendo che gli avvocati trattano i dati personali contenuti nei certificati rilasciati da ANPR per investigazioni difensive o per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, nel rispetto delle regole deontologiche. L'ANPR, infine, conserva le informazioni relative alle richieste effettuate dagli avvocati per un massimo di trentasei mesi.

L'allegato tecnico del decreto specifica le modalità di richiesta e rilascio dei certificati anagrafici e le misure di sicurezza. Sono previsti 13 tipi di certificati che possono essere richiesti, tra cui anagrafico di nascita, matrimonio, cittadinanza, stato civile e altri ancora.

Queste disposizioni rappresentano un importante passo avanti per facilitare il lavoro degli avvocati, garantendo al contempo la sicurezza e la protezione dei dati personali.

Aspetti pratici

Autenticazione: gli avvocati devono autenticarsi nell’area dedicata del sito web di ANPR utilizzando CIE (Carta d'Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi), o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2.

Tipologie di Certificati Richiedibili: sono disponibili 13 tipi di certificati anagrafici: anagrafico di nascita, anagrafico di matrimonio, di cittadinanza, di esistenza in vita, di residenza, di residenza AIRE, di stato civile, di stato di famiglia, di residenza in convivenza, di stato di famiglia AIRE, di stato libero, anagrafico di unione civile, di contratto di convivenza.

Esenzione dall'Imposta di Bollo: i certificati richiesti sono esenti dall'imposta di bollo, come previsto dall'articolo 18, comma 1, del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115.

Limite di Richiesta: gli avvocati possono richiedere fino a trenta certificati al giorno.

Finalità della Richiesta: la richiesta dei certificati deve essere legata all’esecuzione del mandato professionale dell’avvocato, come per esempio per svolgere investigazioni difensive o per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria.

Per approfondire le modalità operative, qui di seguito i link per le guide messe a disposizione dal >Ministero dell'interno.


Altri in AVVOCATURA