I contratti a distanza nella fase di lockdown
Il lockdown e la riorganizzazione del contesto lavorativo in un’ottica digitalizzata: verso una più capillare diffusione dei contratti “a distanza”.
Il lockdown e la riorganizzazione del contesto lavorativo in un’ottica digitalizzata: verso una più capillare diffusione dei contratti “a distanza”.
Le agevolazioni messe in campo dal governo in questa pandemia hanno impattato sulla triangolazione della professione di avvocato e hanno condotto ad una diagnosi precisa: essere genitori nel periodo covidiano è assolutamente più conveniente
ll Codice degli Appalti di nuovo sotto la scure legislativa il correttivo disposto con il D.L. 18 aprile 2019, n. 32, convertito dalla legge 14 giugno 2019, n. 55
La pandemia, con la necessità di tutelare la salute di cittadini e dipendenti, ha accelerato il ricorso allo smart working da parte della Pubblica Amministrazione, che, sicuramente nel comparto giustizia, deve adottare correttivi tecnici e giuridici per rendere tale forma lavorativa compatibile con la necessità di erogare un servizio essenziale.
Dopo la pubblicazione dell’art. 27 del D.L. del 28 ottobre 2020, n. 137 entrato in vigore il 29 ottobre 2020, e che prevede di fatto una trattazione scritta “coatta” dell’udienza, il legislatore emergenziale, anche alla luce del diffuso scontento apportato dalla norma tra gli attori del processo tributario, accelera verso l’adozione dell’ udienza...
Dal 2021 gli Avvocati potranno utilizzare i crediti vantati nei confronti dell’Erario per il pagamento dei contributi dovuti all’Ente Previdenziale
Gli avvocati già iscritti in una gestione previdenziale obbligatoria possono assumere cariche elettive presso le Amministrazioni locali e richiedere alle stesse il versamento della contribuzione minima obbligatoria dovuta alla Cassa
La legge n. 67/2014 ha introdotto la messa alla prova, già protagonista nell'ordinamento processuale italiano in ambito minorile, al rito nei confronti degli adulti ed è disciplinato, essenzialmente, dagli artt. 168 bis e ss. del c.p. e nel Titolo V bis – Libro VI- del c.p.p. introdotti dalla norma citata
La Procura di Milano ha esaminato la posizione di sessantamila riders, li ha trovati inquadrati per la maggior parte come autonomi occasionali e ha ritenuto che la realtà dei fatti smentisse questo inquadramento
Con il comunicato n.35/21 del 9.3.202 la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha affermato che la reperibilità, o pronta disponibilità, se pregiudica in modo significativo la facoltà di gestire il proprio tempo libero, è da considerarsi orario di lavoro