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La prescrizione dei contributi torna decennale

L’art. 66 della legge n. 247 del 31 dicembre 2012 (“Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense”), ha riproposto nuovamente il tema della prescrizione nel sistema contributivo forense, disponendo che l’art. 3 della legge 8 agosto 1995, n. 335, non si applica alle contribuzioni dovute alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza...

Michele Proietti

Snellimento degli adempimenti

Proseguendo l’escursus delle novità introdotte dal D.L. 24.06.2014 n. 90, ci soffermiamo questa volta sulla facoltà concessa agli avvocati, in verità in altra forma da tempo prevista, di attestare la conformità all’originale delle copie.Già il comma 2 dell’art. 3 bis della l. 21.01.1994 n. 53 (notifica via PEC), introdotto con il D.L. n. 179/2012,...

Avv. Roberto Di Francesco

Esercizio continuativo della professione nella disciplina previgente e adempimento all'obbligo di comunicazione reddituale annuale

La Cassazione, con la sentenza depositata il 2 marzo 2016, n. 4092, si è pronunciata recentemente su una fattispecie piuttosto complessa di valutazione dei requisiti per l’ammissione al pensionamento.In particolare, la fattispecie di cui è stata investita la Suprema Corte era relativa a una situazione di incompatibilità in carenza anche dei...

Marcello Bella

Controversie avverso il regolamento ai sensi dell'art. 21 della legge n. 247/2012: difetto di giurisdizione del giudice amministrativo

L’oggetto dell’odierna rubrica è la recentissima pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sul ricorso proposto da diversi avvocati iscritti all’albo ma non iscritti alla Cassa Forense per contestare l’obbligatorietà dell’iscrizione all’ente previdenziale prevista dall’art. 21, commi 8 e 9, della legge n. 247/2012 – di riforma...

Marcello Bella

Cassa Forense aderisce agli UN PRI

Dal 1° Agosto Cassa Forense è ufficialmente nell'elenco degli Asset Owners che aderiscono agli UN PRI, l’organizzazione delle Nazioni Unite a sostegno degli investimenti sostenibili

Alessandra Festini

AVVOCATI: EFFETTI IN AMBITO DISCIPLINARE DELLE SENTENZE PENALI

Il rapporto tra giudizio penale e giudizio disciplinare e l’efficacia di giudicato della sentenza penale in ambito disciplinare: assoluzione per particolare tenuità del fatto, assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l’imputato non lo ha commesso, assoluzione perché il fatto non costituisce (più) reato e proscioglimento per prescrizione...

Riccardo Radi