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Cassa Forense: le nuove società tra avvocati

Con la "Legge annuale per il mercato e la concorrenza", legge 124/2017, il legislatore ha voluto modificare la legge professionale forense (legge 247/2012): si è voluto disciplinare la possibilità di esercitare la professione forense da parte di società di persone, di capitali o cooperative, iscritte in apposita sezione speciale dell'albo tenuto...

Vittorio Minervini

Rivoluzione PEC ... peccato non approfittarne!

Ricordo ancora quando, nell’ormai lontano 1994, venne promulgata la legge n. 53 che, per la prima volta, consentiva agli avvocati di notificare i propri atti direttamente ai destinatari sia a mezzo posta che brevi manu.Una rivoluzione!Ciononostante la nuova normativa trovò resistenze ad essere applicata perché i più di noi non credettero che...

Avv. Roberto Di Francesco

Un anno di Giunta: iscrizioni, cancellazioni ed altro

Il 2016 può essere considerato, per Cassa Forense, un anno di "assestamento" dopo lo "tsunami" provocato dalla piena attuazione della norma regolamentare che, in ossequio al disposto di cui all’art. 21 comma 8 della L. 247/2012, ha disciplinato il principio della contestuale iscrizione alla Cassa da parte di tutti gli iscritti all’Albo.

Giulio Pignatiello

Anno 2016 - Quale futuro per il processo telematico?

Nell’anno appena trascorso Processo Civile Telematico ha conosciuto notevoli cambiamenti.La digitalizzazione del PCT ha continuato la propria marcia, innovando, alle volte con non poche problematicità, il modus operandi degli addetti ai lavori.

Avv. Roberto Di Francesco

La costituzione del rapporto previdenziale forense

Nell’anno del 60° anniversario dell’istituzione della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, celebrato lo scorso settembre, la legge n. 247 del 2012 sul nuovo ordinamento della professione di avvocato ha introdotto un’importantissima novità in materia previdenziale, quella dell’obbligo della iscrizione alla Cassa per tutti gli...

Alberto Bagnoli

ERARIO PREVALE SUI CREDITORI PRIVATI IN CASO DI SEQUESTRO PER REATI TRIBUTARI

La Corte di Cassazione ha stabilito che l'Erario ha la precedenza sui creditori privati in caso di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni acquisiti al fallimento per reati tributari. Ciò significa che il curatore non può disporre dei beni oggetto di sequestro e che l'Erario avrà la prelazione sui creditori in caso di vendita.

Lorena Puccetti