INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DIRITTO
Come l'intelligenza artificiale sta cambiando il diritto e come gli avvocati devono affrontare questi cambiamenti.
Come l'intelligenza artificiale sta cambiando il diritto e come gli avvocati devono affrontare questi cambiamenti.
La Riforma Cartabia ha ampliato i limiti delle pene detentive sostituibili con sanzioni alternative. In questo articolo, analizziamo le novità introdotte dalla riforma e le modalità di richiesta della pena sostitutiva in appello.
Il regime forfettario è il regime fiscale agevolato che garantisce diverse agevolazioni a coloro che lo adottano, è rivolto alle persone fisiche che svolgono un’attività, un’arte o una professione in forma individuale e tra questi, agli avvocati liberi professionisti che non detengono partecipazioni anche in studi professionali associati
L’istituto della a mediazione civile e commerciale, la portata dell’istituto, specie quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale, risulta ancora oggi foriera di dubbi applicativi
La Corte Costituzionale, con sentenza 18 aprile 2019, n.97 ha ritenuto in parte inammissibili ed in parte infondate le questioni di legittimità costituzionale delle norme che hanno reintrodotto la mediazione come condizione di procedibilità della domanda giudiziale
Il Tribunale di Ancona con la sentenza n. 1301 del 12.7.2019, pronunciata nell’ambito di un giudizio di cessazione degli effetti civili di matrimonio, ha dichiarato cessato l’obbligo in capo al padre di contribuire al mantenimento della figlia maggiorenne, tra l’altro intervenuta in giudizio volontariamente per sostenere tale autonomo diritto
La Corte costituzionale, il 23 ottobre 2019, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 bis, primo comma, della Legge sull'ordinamento penitenziario (L. n. 354/1975)
Il Governo per limitare il contagio dal Covid-19 ha adottato una serie di provvedimenti anche sulla amministrazione della Giustizia, che hanno profondamente inciso sui diritti dei cittadini garantiti dalla Costituzione
La Grande Sezione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea con la sentenza del 16 luglio 2020 ha stabilito che l’indennizzo per le vittime di reati non può essere ritenuto come «equo ed adeguato» ai sensi della direttiva 2004/80/CE
In coincidenza con lo stato di agitazione della magistratura onoraria, sono “intervenuti” importanti “riconoscimenti” sul trattamento economico spettante