Terzo mandato vietato anche ai componenti del Consiglio Nazionale Forense?
Per il Tribunale capitolino il principio del divieto del terzo mandato consecutivo, è sicuramente applicabile ,oltre che alle elezioni dei COA, anche alle elezioni del CNF
Per il Tribunale capitolino il principio del divieto del terzo mandato consecutivo, è sicuramente applicabile ,oltre che alle elezioni dei COA, anche alle elezioni del CNF
Sezioni Unite, Corte di Cassazione, sentenza 26 marzo 2021 n, 8566: il limite rappresentato dal divieto di presentazione del candidato che abbia già espletato due mandati consecutivi deve essere inteso in senso oggettivo, risolta la questione interpretativa relativa al c.d. terzo mandato
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con sentenza n. 32781 del 19.12.2018, in tema di elezioni dei Consigli degli Ordini circondariali forensi, hanno affermato che la disposizione di cui all'art. 3, terzo comma secondo periodo, della Legge n. 113 del 12 luglio 2017, in base alla quale i consiglieri non possono essere eletti per più di due...
Le dimissioni da componente del Consiglio dell'Ordine: come sono disciplinate dalla legge e dalla giurisprudenza
Era giocoforza logico pensare che il divieto del patto di quota lite fosse stato espunto irrimediabilmente dall’ordinamento in forza delle normative, via via, succedutesi negli ultimi tempi. Già abrogato dall’art. 2, D.L. n. 223/2006 (conv. in Legge n. 248/2006) veniva seppellito con l’abrogazione delle tariffe professionali di cui al D.L. n....
Nell’ambito di un mandato professionale, sia il professionista che il cliente possono recedere dal contratto, allorché viene meno il rapporto di fiducia che costituisce la base del rapporto professionale.
“… il governo italiano sostiene che un’eccessiva competizione tra avvocati rischierebbe di condurre ad una concorrenza sui prezzi che comporterebbe un peggioramento della qualità dei servizi forniti, e ciò a danno dei consumatori …”, così riportava la Corte di Giustizia CE (Grande Sezione) nella sentenza 94/2006 con la quale decideva che i minimi...
Il principio di riservatezza è uno dei cardini della procedura di mediazione, che da sempre ne ha caratterizzato il valore e tale per cui molte volte le procedure vengono prescelte su base volontaria proprio per giovarsi di tale caratteristica
La Cassazione con ordinanza n.22856 del 13 settembre 2019 ha rigettato il ricorso a causa dell’inammissibilità parziale dei motivi di impugnazione per violazione del principio di autosufficienza
Nullità della sanzione disciplinare inflitta al lavoratore testimone: estensione del principio alla Pubblica Amministrazione Preclusione di procedimento disciplinare