La difesa d'ufficio
Nella relazione dell’onorevole Saponara durante la seduta della camera dei Deputati del 18-12-00, allorquando si discuteva del disegno di legge che poi è confluito nella legge 160 del 2001, è riportato " […]
Nella relazione dell’onorevole Saponara durante la seduta della camera dei Deputati del 18-12-00, allorquando si discuteva del disegno di legge che poi è confluito nella legge 160 del 2001, è riportato " […]
I contributi integrativi versati dall'avvocato alla Cassa Forense non sono deducibili fiscalmente dal reddito complessivo. Lo ha confermato la Corte di Cassazione con ordinanza 13.12.2018 n. 32258
Il Tribunale di Firenze, con la sentenza del gennaio 2025, ha ribadito che la mediazione deve essere attivata entro l'udienza di rinvio fissata dal giudice, pena l'improcedibilità della domanda.
Roboante il preambolo che ha canonizzato il principio dell’obbligatorietà della formazione permanente e dunque, per economia espositiva, gioverà riportarne alcuni stralci:
Partita IVA, regime forfettario e cassa forense: guida operativa a come la pratica forense può diventare lavoro autonomo.
La Riforma Cartabia introduce numerose agevolazioni fiscali per chi sceglie la mediazione per risolvere le controversie.
Il regio decreto 30 gennaio 1941 n. 12, pubblicato nella gazzetta ufficiale del 4 febbraio 1941, n. 28, rubricata come "Ordinamento giudiziario", tuttora vigente, prevede varie figure di magistrato onorario. La previsione della magistratura onoraria trae origine dal disposto dell'art. 106, comma 2 della Costituzione che stabilisce:
La piattaforma PagoPA potrà essere utilizzata dagli iscritti Cassa Forense per pagare i contributi previdenziali in autoliquidazione mod.5/2021..
Cassazione chiarisce quando decorre la prescrizione per la rendita vitalizia ex art.13 l.n.1338/1962: differenze tra datore e lavoratore.
Una sentenza della Cassazione pone il problema della rilevanza del maggior reddito definito per il calcolo della pensione Il tema dei risvolti contributivi dell’accertamento con adesione è tornato di attualità a seguito di una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 5380 dello scorso 7 marzo.