Ricerca avanzata

XXXIV Congresso Nazionale Forense - Analisi e proposte

Si è conclusa la sessione ulteriore del XXXIV Congresso Forense, resa necessaria al fine di indicare, all'organo di rappresentanza politica dell’avvocatura (OCF), la linea politica da seguire sui temi di particolare attualità e di prioritario interesse per l’avvocatura.

Avv. Michele Gallozzi

Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/16)

L’affidamento dei servizi legali da parte di un’amministrazione, laddove venga effettuato attraverso una procedura comparativa, non può avvenire con il criterio del massimo ribasso ma deve basarsi sul raffronto tra qualità e prezzo, il quale, peraltro, costituisce un principio immanente alla disciplina degli affidamenti pubblici, che consente...

Valerio Bonolo

Il principio di immutabilità del giudice secondo le Sezioni Unite

La questione giunta all'attenzione delle Sezioni Unite investe l’esatta definizione dell’ambito applicativo del principio della immutabilità del giudice, regola funzionale al rispetto dei principi di oralità e di immediatezza, cardini del sistema processuale accusatorio introdotto nel 1989

Ciro Iorio

I dispositivi antiabbandono

Il nuovo art. 172 C.d.S prevede che si debba utilizzare obbligatoriamente “un apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino

Enrico Cecchin

Covid-19 e carcere

Il rapporto, in cui sono riportati gli esiti delle attività di monitoring condotte dall’Associazione, ha consentito di verificare come il sistema penitenziario del nostro Paese abbia affrontato la c.d. "fase due" dell’emergenza sanitaria da diffusione epidemiologica di Covid-19

Emanuele Nagni

"Lavorare stanca", ma dà dignità

In questo inizio di secolo, segnato dalla crisi economica e dalla crescente disoccupazione, soprattutto giovanile, ha ancora senso parlare di lavoro come "valore" o tale argomento svanisce di fronte alla mutata realtà?

Nicolino Zaffina

LA CEDU BACCHETTA L’ECCESSIVO FORMALISMO IN CASSAZIONE

Sull’eccessivo formalismo dei giudici della Cassazione è intervenuta la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) la quale, con una sentenza del 28 ottobre 2021, ha condannato l’Italia per l’interpretazione eccessivamente formalistica dei criteri di redazione dei ricorsi in Cassazione

Antonio Volanti