Un buon esempio di welfare attivo

di Avv. Roberto Di Francesco - Gennaro Torrese

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Ancora più recentemente il Vice Presidente Vicario Geraci, in un suo editoriale, commentando il nuovo Regolamento dell’Assistenza (in G.U. 15/10/2015) parlava di un’inversione del concetto di welfare che da passivo (ipotesi di interventi individuali per determinati necessità) diventava attivo e preventivo in favore dell’intera avvocatura “per sostenerla in tutte le fasi della vita personale, professionale e familiare (welfare attivo)”.
E’ di tutta evidenza che un intervento come quello di offrire una banca dati gratuita a tutti gli iscritti è esattamente conforme a quanto sopra preannunziato e persegue lo scopo di utilizzare al meglio i fondi della Cassa riservati all’assistenza, in un contesto in cui la contrazione degli incassi deve coniugarsi con l’ottimizzazione delle risorse e con l’abbattimento delle spese.
Ma vediamo in cosa si sostanzierà questa attesa novità.
La Cassa ha pubblicato il bando di gara europeo che ha come oggetto il servizio di banca dati e di informazione giuridica quotidiana in favore degli iscritti.
Il servizio si suddivide in:
1.a) Servizio di aggiornamento quotidiano – quotidiano giuridico – contenente informazioni, approfondimenti e commenti redatti a cura di esperti, sulle seguenti materie: Diritto Civile, Diritto Penale, Diritto Amministrativo, Diritto Tributario, Diritto Comunitario e Internazionale, Focus sulla professione di avvocato;


1.b) Rassegna quotidiana di giurisprudenza della Corte di Cassazione, con una selezione delle decisioni delle Suprema Corte, corredate di commento e della versione in pdf della sentenza integrale;
1.c) Raccolta di Sentenze e di massime, di merito e della Cassazione Civile e Penale, dei Tribunali Amministrativi, del Consiglio di Stato, della Corte Costituzionale, della Corte di Giustizia della Unione Europea, delle Commissioni tributarie Provinciali e regionali;
1.d) Raccolta di Legislazione Nazionale, Regionale, Comunitaria, Codici Istituzionali, Testi Unici e Prassi.
Se verranno rispettati i tempi della procedura la fruizione della banca dati potrà essere attiva già dall’inizio del prossimo anno.
L’ambizioso progetto appare al passo con le aspettative degli iscritti che potranno ottenere quindi notevoli economie da indirizzare verso altri ambiti professionali.
Tale importante intervento a favore della professione, rientra nel più ampio progetto allo studio della Commissione Informatica Giudiziaria di Cassa Forense, volto a predisporre strumenti per favorire l’attività dell’avvocato.
In tale ambito, infatti, la Commissione Informatica Giudiziaria ha da tempo affrontato il tema predisponendo uno studio che porterà a quella dalla stessa Commissione chiamata “PIATTAFORMA UNICA DELL’AVVOCATURA”.
Tale piattaforma altro non sarà che la riunione in un solo portale telematico, cui la banca dati è ovviamente parte integrante, di tutte le funzioni oramai necessarie all’avvocatura per lo svolgimento della professione e non solo.
Ci riferiamo, in particolare non solo ai servizi legati al PCT, dalla PEC alla firma digitale, dai pagamenti telematici al PIN unico che consentirà l’accesso a tutti i servizi dell’avvocato con senza più il bisogno di cambiare credenziali di accesso oggi diverse per ogni singolo servizio, ma anche e soprattutto al progetto di un Osservatorio Permanente sul Processo Telematico che possa essere oltreché da supporto agli avvocati, anche di indirizzo per tutti gli operatori della Giustizia.


Un Osservatorio composto di avvocati ed informatici, con l’obiettivo di monitorare l’andamento del Processo Telematico in Italia (non solo Civile ma anche Penale, Tributario, Amministrativo, Contabile) e stabilire con il mondo forense un confronto continuo ed efficace, anche attraverso canali quali blog e social media.
Lo studio della Commissione ha preso in esame la possibilità di integrare più servizi: software di PEC, Firma, Autenticazione, Conservazione, Fatturazione elettronica verso PA e privati, oltre alla integrazione con servizi di banche dati pubbliche, nazionali e locali (Agenzia delle Entrate e del Territorio, INPS, ATER, Anagrafe Nazionale della Popolazione, TAR; Consiglio di Stato, ecc.) con Certificazione di attributi qualificati relativi alla professione forense, ai sensi del nuovo sistema pubblico per la gestione 24 novembre 2015dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID) di cui al DPCM 24.10.2014.
La stessa piattaforma potrà gestire anche gli strumenti digitali di pagamento, ed in particolare il POS virtuale per pagamenti verso la PA e verso Ministero di Giustizia (Deleghe F24, PagoPA, @e.bollo).
Insomma Cassa Forense lavora ad un progetto veramente ambizioso che si arricchirà via via di sempre ulteriori servizi ed utilità, fino a diventare strumento efficace, pratico e unico.


Avv. Gennaro Torrese – Componente Comitato di Redazione CF NEWS

Avv. Roberto Di Francesco - Delegato di Cassa Forense

 

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