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Processo telematico: ancora modifiche

Nell’ultimo numero di questa rivista telematica, dandoci appuntamento alla XI Conferenza Nazionale di Cassa Forense tenutasi a Rimini dal 24 al 26 settembre scorsi, ci eravamo lasciati con le novità del D.L. n. 83/15 che aveva rimesso mani anche alla normativa sul PCT.

Avv. Roberto Di Francesco

LA CEDU BACCHETTA L’ECCESSIVO FORMALISMO IN CASSAZIONE

Sull’eccessivo formalismo dei giudici della Cassazione è intervenuta la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) la quale, con una sentenza del 28 ottobre 2021, ha condannato l’Italia per l’interpretazione eccessivamente formalistica dei criteri di redazione dei ricorsi in Cassazione

Antonio Volanti

NUOVE MATERIE DI MEDIAZIONE OBBLIGATORIA: UN’OPPORTUNITÀ DA COGLIERE

Con l'entrata in vigore della seconda parte della Riforma Cartabia da luglio 2023 si allarga il campo oggettivo della mediazione per le procedure depositate fino a giugno 2023 .Associazione in partecipazione, consorzio, franchising, opera, rete, somministrazione, società di persone, subfornitura, queste nuove materie si aggiungono a quelle già...

Manuela Zanussi

Un anno di Giunta

Il 2017 è stato un anno ricco d’innovazioni e d’implementazioni per Cassa Forense. Uno dei momenti di svolta è sicuramente rappresentato dall’introduzione dal 1°marzo 2017 della “Carta Servizi”, documento di focale importanza per rendere sempre più trasparente ed operativo il dialogo tra l’ente ed i propri iscritti. Si tratta di un processo di...

Giulio Pignatiello - Angelo Strano

Obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 30345 del 18 dicembre 2017 ha affrontato in modo chiaro ed esaustivo la problematica dell’ambito di operatività dell’iscrizione alla gestione separata INPS, istituita dall’art. 2, comma 26, della l. n. 335/95, per quanto riguarda gli iscritti agli albi professionali.

Gioia RitaTelli

L'insostenibile leggerezza dell'essere

Ancora una volta le gestioni previdenziali privatizzate e quindi la Cassa Forense, sono chiamate ad aumentare il livello di sostenibilità portando da 30 a 50 gli anni per i quali occorre garantire l’equilibrio fra entrate contributive e prestazioni, senza tener conto del patrimonio mobiliare e immobiliare.

Paola Ilarioni