Ricerca avanzata

Esercizio continuativo della professione nella disciplina previgente e adempimento all'obbligo di comunicazione reddituale annuale

La Cassazione, con la sentenza depositata il 2 marzo 2016, n. 4092, si è pronunciata recentemente su una fattispecie piuttosto complessa di valutazione dei requisiti per l’ammissione al pensionamento.In particolare, la fattispecie di cui è stata investita la Suprema Corte era relativa a una situazione di incompatibilità in carenza anche dei...

Marcello Bella

Processo infinito versus rispetto dei termini processuali

Il dibattito che periodicamente si riaccende sull’ipotesi del blocco del corso della prescrizione dopo la pronuncia della sentenza di primo grado non appare richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su un profilo essenziale: sarebbe sufficiente il rispetto dei termini previsti nel vigente codice di procedura penale per aversi la definizione di...

Vincenzo Comi - Antonio Mazzone

IL SOVRAINDEBITAMENTO FAMILIARE

Con l’obiettivo di offrire una concreta via d’uscita alle fasce più deboli della popolazione, la Legge di conversione del c.d. Decreto Ristori ha introdotto specifiche norme in materia di “indebitamento familiare”

Andrea Tiralongo

LA CONSULTA DEMOLISCE LE DISCRIMINAZIONI PER I MINORI ADOTTIVI

Con comunicato dell'ufficio stampa del 25 febbraio 2022, la Consulta ha dichiarato incostituzionale sia l'art. 55 Legge n. 184 del 1983 che l'art. 300, comma secondo, del Codice Civile nella parte in cui discriminavano il minore che, seppure adottato, proprio perché trattavasi di adozione nei "casi particolari" di cui al citato art. 55, vedeva...

Manuela Zanussi

L’ESDEBITAZIONE DEL DEBITORE INCAPIENTE

La nuova procedura, disciplinata dall’art. 14 quaterdecies, L. n. 3/2012, consente al debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità

Andrea Tiralongo

GIUSTIFICATI MOTIVI DELL’ASSENZA DELLA PARTE ALLA MEDIAZIONE

La parte non presente all’incontro di mediazione potrà farsi sostituire quando ricorrano “giustificati motivi” di assenza. Spetta al giudice valutarne la fondatezza; il Tribunale di Firenze è uno tra i primi a affrontare la questione di quali siano tali “giustificati motivi” con la sentenza n. 316/2024; facciamo un focus sul tema.

Manuela Zanussi - Pier Giorgio Avvisati