INTERESSI MONETARI: LA CASSAZIONE FA CHIAREZZA
La Cassazione con la sentenza 12449/2024 fa chiarezza sul tasso di interesse da applicare in caso di pronuncia generica del giudice che condanna al pagamento di "interessi legali"
La Cassazione con la sentenza 12449/2024 fa chiarezza sul tasso di interesse da applicare in caso di pronuncia generica del giudice che condanna al pagamento di "interessi legali"
Le novità introdotte dal D.lgs. 216/2024, il correttivo Cartabia in mediazione, che entrerà in vigore il 25 gennaio 2025
La nuova disciplina delle spese di mediazione è stata ritenuta costituzionale dal TAR Lazio, rafforzando l'efficacia della mediazione civile.
E' sempre acceso e vivace il dibattito sulla popolazione forense, ormai unanimemente ritenuta in sovrannumero e che, secondo alcuni, genera una inaccettabile prolificazione del contenzioso, secondo altri deprime la redditualità del ceto forense e, a detta di molti, incide profondamente sulla (s)qualificazione professionale.
Dopo anni di “latenza”, negli ultimi tempi si è presentato (in particolare, ma non solo) alla platea dei praticanti e dei neo avvocati il problema del difficile rapporto con la c.d. “Gestione Separata INPS”: l’Istituto, infatti, nell’ambito della c.d. “Operazione Poseidone” (lotta all’evasione ed all’elusione contributiva), ha spedito una raffica...
Articolo 2087 c.c. e il suo ruolo determinante nel dibattito sulla imposizione di un possibile obbligo vaccinale da parte del datore di lavoro
Come forse è noto oltre 40.000 avvocati hanno ricevuto, nello scorso mese di dicembre, la lettera di comunicazione di avvenuta iscrizione alla Cassa, ai sensi dell’art. 21 della L. n. 247/12 e del suo regolamento di attuazione. Qui poche indicazioni per il suo miglior utilizzo.
Dal Tribunale tedesco di Heidelberg arriva la prima condanna al risarcimento del danno derivante dallo spam, ossia la ricezione di messaggi pubblicitari di posta elettronica non richiesti e che il mittente invia senza che il destinatario lo abbia in alcun modo autorizzato.
Come garantire la simmetria tra domanda giudiziale e mediazione per rispettare la condizione di procedibilità in base al D.Lgs. 28/2010.
La Cassazione, con l'ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025, ha ribadito la giurisprudenza sui controlli del datore di lavoro per verificare l'uso corretto dei permessi ex L. 104/1992.