ONORARI DOVUTI DAL CLIENTE E LIQUIDAZIONE DEL GIUDICE A CARICO DEL SOCCOMBENTE
L’esito sfavorevole della causa non ha alcuna influenza nella liquidazione degli onorari nei confronti del cliente
L’esito sfavorevole della causa non ha alcuna influenza nella liquidazione degli onorari nei confronti del cliente
Le nuove norme sulla domanda di mediazione richiedono chiarezza su oggetto e ragioni per evitare l’improcedibilità nelle procedure obbligatorie
L’affidamento dello svolgimento di attività legale per conto di amministrazioni ed enti pubblici è spesso foriero di problematiche in quanto non sempre è chiaro il discrimine tra ciò che costituisce prestazione di opera intellettuale e ciò che, invece, rappresenta l’espletamento di servizi legali secondo le indicazioni comunitarie.
Da venerdì 25 maggio 2018 si applicherà definitivamente, in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati UE 2016/679 (di seguito “Regolamento” o “GDPR” - General Data Protection Regulation) che disciplina l’attività di trattamento dei dati e la loro libera circolazione in ambito UE.
Il recentissimo dl.lgs. n. 50/2016 (nuovo Codice degli appalti) entrato in vigore (senza alcun periodo di "vacatio legis") il 20 aprile 2016 contiene alcune previsioni innovative e/o modificative della disciplina relativa all’affidamento degli incarichi legali da parte di enti e soggetti pubblici o a questi assimilabili.
La parte non presente all’incontro di mediazione potrà farsi sostituire quando ricorrano “giustificati motivi” di assenza. Spetta al giudice valutarne la fondatezza; il Tribunale di Firenze è uno tra i primi a affrontare la questione di quali siano tali “giustificati motivi” con la sentenza n. 316/2024; facciamo un focus sul tema.
Solo gli atti interni alla mediazione sono esenti da imposta di registro fino a €100.000; atti successivi sono tassati
Il caso di cui ci si occupa nella rubrica odierna riguarda il giudizio promosso da uno studente universitario, titolare di pensione indiretta, avverso il provvedimento di sospensione dell’assegno pensionistico emesso dalla Cassa Forense in considerazione dell’avvenuto completamento del corso legale degli studi universitari.
Con sentenza n. 160 del 30 marzo 2018, la Corte d'Appello di Milano - Sezione Lavoro ha affrontato la problematica della ri-fatturazione interna allo studio legale, con conseguente applicazione di "doppio" contributo integrativo: da un lato da parte del collaboratore nei confronti del titolare dello studio, dall’altro da parte del titolare nei...
Il fenomeno della monocommittenza forense è in crescita in Italia. L'articolo analizza le sue cause, le sue conseguenze e le possibili soluzioni.