PROGETTO DI CASSA FORENSE CON COA MILANO: SERVIZIO GRATUITO COWORKING AGLI ISCRITTI CASSA FORENSE
Partito il progetto Coworking nato dalla collaborazione tra l’ordine degli Avvocati di Milano e Cassa forense
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Il necessario distanziamento sociale che perdurerà, la normativa emergenziale, che spinge sull'utilizzo delle videoconferenze, per le quali i Tribunali italiani non sono ancora pronti, e che cagionerà inevitabili rinvii nelle trattazione dei giudizi, può costituire un’opportunità per negoziazione e mediazione.
La Riforma Cartabia e la mediazione: obbligo di presenza personale delle parti, con possibilità di delega a terzi in casi eccezionali.
L'art. 6 del nuovo regolamento dell'assistenza, entrato in vigore l'1 gennaio 2016, prevede la tipologia delle prestazioni a sostegno della famiglia.In particolare sono previste "erogazioni in caso di familiari non autosufficienti, portatori di handicap o di malattie invalidanti" (art. 6 lett. b), borse di studio per gli orfani degli iscritti (art....
La riservatezza esterna nella procedura di mediazione: l'obbligo di segretezza permane e si proietta anche dopo la conclusione del procedimento ed anche -e in particolare- in sede giudiziale.
L’art. 39 del d.l. 26.10.2019 n. 124, collegato alla legge di bilancio 2020 contiene alcune modifiche al d.lgs. 74/2000 in materia di reati tributari
E' riconducibile alla sfera professionale, l'attività dell'avvocato componente di un consiglio di amministrazione di società di capitali?I relativi emolumenti, se il professionista è iscritto Cassa Forense, debbono essere assoggettati ai contributi previdenziali, perché tale attività deve essere considerata professionale?I quesiti indicati sono...
La mancata adozione o l'inefficace attuazione dei modelli organizzativi non integra il fatto tipico dell'illecito dell'ente, ma costituisce un elemento di prova della sussistenza della colpa di organizzazione
La tutela della maternità e della paternità si estende di ulteriori 3 mesi dalla fine del periodo di maternità, l’estensione è riconosciuta in favore di abbia dichiarato, nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità un reddito inferiore a 8.145 euro
La Suprema Corte ha sancito il divieto di verifiche retroattive sulla corrispondenza elettronica, riconoscendo la necessità di bilanciare la tutela degli interessi aziendali con il diritto alla riservatezza del lavoratore.