Buon lavoro
La tornata elettorale si è definitivamente conclusa con il rinnovo del Comitato dei Delegati, la elezione del Presidente, del Consiglio di Amministrazione, dei Vice Presidenti e della Giunta.
La tornata elettorale si è definitivamente conclusa con il rinnovo del Comitato dei Delegati, la elezione del Presidente, del Consiglio di Amministrazione, dei Vice Presidenti e della Giunta.
Prorogato al 31/03/2021 il termine per adempimenti previdenziali già sospesi: integrazione facoltativa contributo minimo soggettivo; contributi minimi anni precedenti; rateazioni per retrodatazioni e benefici ultraquarantenni; rateazioni a seguito di procedure sanzionatorie; somme per accertamenti per adesione; contributi dovuti per ricongiunzione...
Nel caso di avvocato iscritto alla Cassa Forense che non perfeziona i requisiti per il diritto a pensione (né retributiva né contributiva) si è posto il problema della rimborsabilità o meno anche del contributo integrativo
EUROJUSITALIA è una banca dati gratuita, aggiornata e pensata soprattutto per gli avvocati, con un focus preciso: raccogliere e rendere facilmente accessibili i casi esaminati dalla Corte di giustizia che hanno origine italiana.
La Corte di Cassazione, con riferimento alla previdenza degli ingegneri ed architetti (Inarcassa), con una recente sentenza (11 febbraio 2019 n. 3916), sulla questione relativa alla determinazione dell’imponibile contributivo...
Cassa Forense ha stipulato un nutrito pacchetto di convenzioni con i principali attori del mercato assicurativo nazionale: Aon S.p.A., AIG Europe S.A., Marsh S.p.A, Amissima, Lloyd’s Assigeco, BrokerItaly, Generali, Assiteca, UIA Underwriting Insurance Agency
Domande riconvenzionali e mediazione obbligatoria: finalmente chiarezza dalle Sezioni Unite. La Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 3452 del 7 febbraio 2024, ha fatto chiarezza sul rapporto tra domande riconvenzionali e mediazione obbligatoria.
Il XXXII Congresso Nazionale che si è tenuto nelle settimane scorse a Venezia è partito con tre punti distinti ed è terminato (mozioni bocciate a parte) con una ventata di ottimismo.
Con la recentissima ordinanza n.21487 del 31 agosto 2018 la S.C. ha confermato che i giudici, nel liquidare le spese di causa, devono attenersi ai parametri dettati dal D.M.n.55/2014.
La produzione di un reddito inferiore ai cinquemila euro l’anno costituisce solo un indizio per escludere l’abitualità, in quanto occorre accertare in fatto, ad esempio, l’organizzazione materiale predisposta dal professionista a supporto della sua attività