RINUNCIA AL MANDATO: TRA PROFILI CIVILISTICI E DEONTOLOGICI E UNA SENTENZA STONATA
Rinuncia la mandato sentenza n. 12249/2020, voce dissonante rispetto agli orientamenti civilistici e deontologici
Rinuncia la mandato sentenza n. 12249/2020, voce dissonante rispetto agli orientamenti civilistici e deontologici
L’Irap è un balzello che alberga solo in Italia. E che peraltro si è allargato a dismisura negli anni, come ben sappiamo, anche verso i liberi professionisti, tra cui noi. Finalmente però dopo anni di giurisprudenza tributaria di merito e di legittimità altalenante, e dopo pure le inevase richieste del legislatore al governo (la delega contenuta...
BANDO PER SERVIZIO DI PRESTITI AGLI ISCRITTI UNDER 35 -ANNO 2021: beneficiari gli iscritti alla Cassa da almeno due anni, esclusi i praticanti, che non abbiano compiuto il 35° anno di età
Gli anni ‘70 sono stati anni di grandi ed importanti conquiste legislative, di speranze per l’affermazione di diritti in leggi ordinarie di ispirazione costituzionale
il debito del condomino moroso e la possibilità di decidere a maggioranza sulla messa a perdita del credito
Con la sentenza n. 114 del 2019, la Consulta ha stabilito che il beneficiario di amministrazione di sostegno conserva la capacità di donare, a meno che il giudice tutelare non lo abbia, espressamente e specificamente, privato di tale capacità
Si comunica che, a seguito del protrarsi dell'emergenza sanitaria in corso per la pandemia da Covid-19, gli uffici di Cassa Forense resteranno chiusi, in via precauzionale, fino al 25 marzo 2020
Con la recentissima ordinanza n.21487 del 31 agosto 2018 la S.C. ha confermato che i giudici, nel liquidare le spese di causa, devono attenersi ai parametri dettati dal D.M.n.55/2014.
L’oggetto dell’odierna rubrica è la recentissima pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sul ricorso proposto da diversi avvocati iscritti all’albo ma non iscritti alla Cassa Forense per contestare l’obbligatorietà dell’iscrizione all’ente previdenziale prevista dall’art. 21, commi 8 e 9, della legge n. 247/2012 – di riforma...
Con la sentenza n. 6087 della Suprema Corte, le Sezioni Unite confermano la configurabilità della fattispecie di peculato nel caso del gestore che si impossessi dei proventi del gioco