MEDIAZIONE OBBLIGATORIA: L'IMPORTANZA DI UNA DOMANDA SPECIFICA PER EVITARE L’IMPROCEDIBILITÀ
Le nuove norme sulla domanda di mediazione richiedono chiarezza su oggetto e ragioni per evitare l’improcedibilità nelle procedure obbligatorie
Le nuove norme sulla domanda di mediazione richiedono chiarezza su oggetto e ragioni per evitare l’improcedibilità nelle procedure obbligatorie
Recenti sentenze hanno affrontato il tema delle sanzioni per responsabilità aggravata in caso di mancata accettazione senza motivo della proposta di conciliazione del Giudice
La garanzia di inviolabilità della difesa di cui all'art. 24 comma 2 Cost. deve essere intesa sia come la difesa personale dell’imputato, tramite la sua partecipazione attiva e cosciente al processo, sia come difesa tecnica a mezzo di difensore.
Equo Compenso: tutela del professionista e stop alle tariffe al ribasso. Introdotta la nuova disciplina per un compenso giusto e proporzionato alle prestazioni professionali.
Decreto Disabilità 2024: nuove definizioni, semplificazione burocratica e strumenti innovativi per il pieno rispetto dei diritti
La Cassazione con la sentenza n. 16898/2019 ha focalizzato l’attenzione sulla funzione sanzionatoria della condanna per lite temeraria prevista dall’art. 96 u.c. c.p.c., ricollegandola sia alla necessità di contrastare il fenomeno dell’abuso del processo, sia alla evoluzione della categoria dei “danni punitivi”.
Due recenti provvedimenti hanno introdotto entrambi un comma 4 quater all’art. 76 d.p.r. n. 115/2002 (testo unico sulle spese di giustizia); si tratta dapprima dell’art. 16, comma 1, L. 7 aprile 2017, n. 47. legge n. 47/2017 (diritto all’ammissione al beneficio del minore straniero non accompagnato), e poi dell’art. 1, comma 1, L. 11 gennaio 2018,...
Corte di Cassazione con sentenza 29.5.2019 n.14676, in caso di parto gemellare (o plurigemellare) o di adozione di due figli contemporaneamente, l’importo dell’indennità di maternità non “aumenta”
Per effetto di un emendamento inserito nella Legge n. 3 del 9 gennaio 2019, intitolata “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”, la riforma della prescrizione è divenuta legge.
E così la Corte Costituzionale, ancora una volta, si è trovata a dover prendere posizione su una questione che tocca corde importanti della cultura giuridica del Paese, come quella in materia di cognome ai figli.