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La costituzione del rapporto previdenziale forense

Nell’anno del 60° anniversario dell’istituzione della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, celebrato lo scorso settembre, la legge n. 247 del 2012 sul nuovo ordinamento della professione di avvocato ha introdotto un’importantissima novità in materia previdenziale, quella dell’obbligo della iscrizione alla Cassa per tutti gli...

Alberto Bagnoli

Albi sovrapopolati e numero chiuso.

E' sempre acceso e vivace il dibattito sulla popolazione forense, ormai unanimemente ritenuta in sovrannumero e che, secondo alcuni, genera una inaccettabile prolificazione del contenzioso, secondo altri deprime la redditualità del ceto forense e, a detta di molti, incide profondamente sulla (s)qualificazione professionale.

Roberto Uzzau

Ultimissime del processo telematico

Col DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 90, pubblicato in G.U. il 25 giugno, il Consiglio dei Ministri ha messo mano alle misure urgenti per la semplificazione e la crescita del Paese, modificando ed in alcuni casi riscrivendo, anche varie norme concernenti il Processo Civile Telematico nonché il funzionamento dell’apparato giudiziario.Nel corpo...

Avv. Roberto Di Francesco

Gli investimenti di Cassa Forense (2)

lontani dal passato e prima del futuroLe Casse Previdenziali, fondazioni di diritto privato, è bene ripeterlo, debbono ben amministrare patrimoni in esponenziale crescita per assicurare le prestazioni promesse. Questo e solo questo, in ossequio al dettato di cui all'art. 38 della Carta Costituzionale, è l'imperativo categorico, la mission, come...

Giovanni Cerri

Gli investimenti di Cassa Forense

lontani dal passato e prima del futuroLe Casse Previdenziali, fondazioni di diritto privato, è bene ripeterlo, debbono ben amministrare patrimoni in esponenziale crescita per assicurare le prestazioni promesse. Questo e solo questo, in ossequio al dettato di cui all'art. 38 della Carta Costituzionale, è l'imperativo categorico, la mission, come...

Giovanni Cerri

ERARIO PREVALE SUI CREDITORI PRIVATI IN CASO DI SEQUESTRO PER REATI TRIBUTARI

La Corte di Cassazione ha stabilito che l'Erario ha la precedenza sui creditori privati in caso di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni acquisiti al fallimento per reati tributari. Ciò significa che il curatore non può disporre dei beni oggetto di sequestro e che l'Erario avrà la prelazione sui creditori in caso di vendita.

Lorena Puccetti