Dipendenti pubblici: dallo ius postulandi alle tariffe forensi
I compensi professionali dell’avvocato riconosciuti a dipendenti della pubblica amministrazione privi della “qualità” di avvocato, la “estensione” dello ius postulandi...
I compensi professionali dell’avvocato riconosciuti a dipendenti della pubblica amministrazione privi della “qualità” di avvocato, la “estensione” dello ius postulandi...
Vi è una presunzione iuris tantum in forza della quale, in mancanza di prova scritta di una diversa volontà delle parti, è dovuto il compenso previsto per l’attività svolta da un solo avvocato anche se concretamente la prestazione è stata eseguita da più avvocati.
Con riferimento alla problematica degli effetti che comporta la scadenza automatica del patrocinio per i praticanti abilitati, la suprema Corte è recentemente intervenuta in due occasioni. Per meglio comprendere la portata degli interventi degli ermellini è, però, necessario premettere il quadro normativo che disciplinava la fattispecie in oggetto...
Il 17 luglio il Senato ha definitivamente approvato il c.d. Codice rosso, che apporta modiche legislative in materia di reati di violenza domestica e di genere; di seguito i principali profili di intervento
Il nuovo decreto sicurezza introduce il reato di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti
Cassazione sentenza n. 7447/2021: anche le STP (Società tra Professionisti) rientrano nell’alveo del lavoro autonomo e nel regime dell’art. 2238 del codice civile
Validità della divisione ereditaria: l’edificio “abusivo” entra nella comunione ereditaria, è un atto tra vivi, e non, viceversa, un atto a causa di morte
È possibile il licenziamento di un dipendente per giustificato motivo oggettivo al termine del periodo di Cassa integrazione straordinaria?
Costituisce esercizio abusivo della professione, la condotta del praticante avvocato che, pur essendo scaduto il termine di sei anni previsto per la "durata" dell’abilitazione provvisoria al patrocinio, prosegua nella difesa di una parte compiendo attività istruttoria e rassegnando le conclusioni.
Il Senato della Repubblica ha approvato, a larga maggioranza, il disegno di legge che abroga il divieto della “doppia laurea”, già votato all’unanimità alla Camera dei Deputati nel precedente mese di ottobre.