PILLOLE DI PREVIDENZA NELLA VIDEO RUBRICA DI CASSA FORENSE
La rubrica "Cfnews.it risponde" è nata per dare risposte ai diversi quesiti e dubbi dei nostri iscritti sulla previdenza e assistenza degli avvocati
La rubrica "Cfnews.it risponde" è nata per dare risposte ai diversi quesiti e dubbi dei nostri iscritti sulla previdenza e assistenza degli avvocati
L'istituto dell'assistenza indennitaria veniva disciplinata per la prima volta dall’ art. 18 della legge 11 febbraio 1992 n. 142 contenente “Modifiche ed integrazioni alla legge 20 settembre 1980, n.576 in materia di previdenza forense e di iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli avvocati e procuratori”
Le piattaforme online P2 : il ruolo dell'avvocato nel garantire conformità alle normative europee e implementazione delle best practice AGCOM per la gestione delle controversie.
Come noto, l’art. 2, comma 2, del Regolamento per le prestazioni previdenziali riconosce all’iscritto la facoltà di anticipare il conseguimento del trattamento pensionistico a partire dal compimento del 65° anno di età
Nell’odierna rubrica proseguiamo la disamina della casistica che può presentarsi nell’ambito dei diritti pensionistici degli studenti universitari infraventiseienni rimasti orfani di un genitore avvocato.Incidentalmente può essere utile, ai fini di una compiuta valutazione della problematica, la disamina sull’orientamento assunto dalla...
Sentenza di assoluzione del Tribunale di Arezzo: la coltivazione di Cannabis attività necessaria all’esclusivo utilizzo personale e terapeutico
La Corte di Cassazione con sentenza 13 marzo 2023 n. 7235, fa luce su un argomento molto dibattuto in questa fase storica, quale l’Assegno Sociale.
In Italia, quantomeno sino al recente passato, l’istituto della class action non ha avuto una particolare diffusione applicativa, ciò è accaduto per varie ragioni ivi incluse le particolari regole procedurali che governavano questo tipo di azione.
Cosa succede se il lavoratore si rifiuta di ricevere la lettera di licenziamento?
Con la recente sentenza n. 22294 del 2024 la Corte di Cassazione ha sancito che anche un singolo grave episodio di violenza domestica può giustificare l'addebito della separazione. Questo verdetto rappresenta un passo avanti nella tutela delle vittime di abusi domestici e nella promozione di un ambiente coniugale sicuro e rispettoso