Cassa Forense offre un servizio di Coworking ai propri iscritti
Dal 14 settembre 2020 sino al 13 settembre 2021 sarà operativa l’iniziativa di Coworking promossa da Cassa Forense con la collaborazione dell’ Ordine degli Avvocati di Roma.
Dal 14 settembre 2020 sino al 13 settembre 2021 sarà operativa l’iniziativa di Coworking promossa da Cassa Forense con la collaborazione dell’ Ordine degli Avvocati di Roma.
La recente analisi della Corte dei Conti, che per qualcuno getterebbe un'ombra sui bilanci di Cassa Forense nel ventennio 2042-2062, in realtà fa riferimento a dati che sono stati pubblicati da Cassa oltre tre anni fa
Quattro ruote o due? Di proprietà o a noleggio? E in questo caso, occasionale o a lungo termine? Quale che sia la scelta o la necessità, Cassa Forense è sempre vicina ai suoi iscritti e alle loro famiglie con un ampio pacchetto di convenzioni dedicate alla mobilità
Carta Carburante per gli iscritti alla Cassa Forense a zero costi e con sconti sui prodotti
Cassa Forense: nuova opportunità per l'assistenza a lungo termine con rendita mensile in caso di non autosufficienza, scopri i dettagli dell'offerta
Cassa Forense presenta il suo nuovo sito web, completamente rinnovato nei contenuti e nella forma. Il portale è ora più fruibile offrendo agli iscritti informazioni complete e aggiornate su tutti gli aspetti della loro attività professionale.
Si comunica che da LUNEDÌ 16 MAGGIO l’Information Center di Cassa Forense sarà implementato con un nuovo servizio di CHAT con “assistente virtuale”.
Il Tar del Lazio, con sentenza n. 18854/2023, pubblicata in data odierna, ha respinto il ricorso di Cassa Forense avverso il provvedimento con il quale i Ministeri Vigilanti avevano imposto la riscossione del contributo minimo integrativo 2023.
Si ricorda che il 31 ottobre 2023 è il termine ultimo per l’invio della domanda per il bando prestiti under 35 relativo all’anno 2023, erogazione di prestiti per un importo da € 5.000,00 ad € 15.000,00 con rimborsabilità fino a 5 anni
La vicenda, sulla quale il Tar si è pronunciato con una sentenza il 5 aprile, riguarda il ricorso presentato da un avvocato avverso il diniego da parte dell'ente di previdenza degli Avvocati alla richiesta di conoscere sia “l'elenco degli incarichi legali, sia giudiziali che stragiudiziali