GLI AVVOCATI NEGLI STUDI ASSOCIATI SONO LAVORATORI AUTONOMI
La sentenza n. 28274 del 4 novembre 2024 della Corte di Cassazione definisce il lavoro autonomo negli studi legali associati, chiarendo i diritti e i doveri degli avvocati.
La sentenza n. 28274 del 4 novembre 2024 della Corte di Cassazione definisce il lavoro autonomo negli studi legali associati, chiarendo i diritti e i doveri degli avvocati.
IIl Tribunale di Ravenna ha dichiarato illegittima una cessione di ramo d’azienda “leggera” e ha riconosciuto il diritto dei lavoratori a opporsi al trasferimento. Ecco cosa cambia per le imprese e i dipendenti.
Cassazione: l’assegno post-unione civile si fonda su criteri del divorzio, tra funzione assistenziale, compensativa e storia della convivenza.
Cassa Forense è, come gli altri enti previdenziali privati, un ente autonomo (fondazione di diritto privato) come riconosciuto dal d.lgs. n. 509/1994 (art. 2), che svolge attività di natura pubblica (gestione di forma obbligatoria di previdenza e assistenza), ed alla stessa non sono consentiti finanziamenti pubblici diretti o indiretti (art. 1).Il...
Cos’è il riscatto? E’ un istituto previdenziale che permette di acquisire una maggiore anzianità contributiva, utile sia ai fini della maturazione del diritto che alla misura del trattamento pensionistico. Gli anni riscattati però, a differenza di quelli oggetto di retrodatazione, non valgono ad anticipare l’iscrizione al quarantesimo anno di età...
E’ possibile dedurre dal reddito ai fini Irpef la contribuzione previdenziale ed assistenziale versata alla Cassa Forense?
L’ennesimo adempimento discutibile, l’ennesima gabella, l’ennesima novità apparentemente innovativa: la fatturazione elettronica, frutto velenoso di un profluvio legislativo oggi giunto a compimento (http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/normativa/f-1.htm).
La presentazione della app SOS AVVOCATI E SERVIZI, nata da una proposta del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine di Bologna e realizzata grazie al contributo messo a disposizione da Cassa Forense
Vi è una presunzione iuris tantum in forza della quale, in mancanza di prova scritta di una diversa volontà delle parti, è dovuto il compenso previsto per l’attività svolta da un solo avvocato anche se concretamente la prestazione è stata eseguita da più avvocati.
La Corte Costituzionale torna a pronunciarsi sull’ordinamento previdenziale forense e sulla sua peculiare natura con la recente sentenza n. 67 del 30 marzo 2018.