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DANNI DA EMOTRASFUSIONE. ACCERTAMENTO DEL NESSO CAUSALE

Negli ultimi anni, in particolare a partire dalla sentenza 15734/18 della terza Sezione della Corte di Cassazione, si era affermato il principio di diritto in base al quale l’accertamento del nesso causale tra trasfusione e danno, accertato e riconosciuto da parte della competente CMO nell’ambito del suddetto procedimento indennitario, costituisce...

Iolanda Coltellacci

La previdenza forense tra privato e pubblico

Il Congresso nazionale forense celebratosi a Bari nel novembre 2012 approvò la mozione n. 23 del seguente tenore: “ribadisce che la Cassa di previdenza forense è privata ed autonoma dal 1994; che ostacolerà ogni tentativo del legislatore di svuotare tale riconoscimento non intervenendo direttamente sulla fonte ma con norme surrettizie o con...

Alberto Bagnoli

"Cassa non pubblica dopo la Corte UE"

Ho affrontato il delicatissimo tema della natura (privata/pubblica) della nostra Cassa più volte su queste pagine. Ora pare esserci una svolta importante, costituita dalla sentenza della Corte di Giustizia UE, Decisione 12 settembre 2013, causa C-526/11.

Marcello Adriano Mazzola

Cristóbal Colón ovvero Cristoforo Colombo

La legge n. 247/2012 ha previsto all’art. 15 comma 1 lettera i) l’istituzione della sezione speciale dell’albo degli avvocati stabiliti, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 96, che abbiano la residenza o il domicilio professionale nel circondario. Il Consiglio Nazionale Forense in questi giorni ha indirizzato ai...

Giovanni Cerri

Cassa Forense non è pubblica

Da tempo e in molteplici occasioni abbiamo affrontato il delicato tema della natura (privata/pubblica) della nostra Cassa, evidenziando quanto non fosse condivisibile il percorso tracciato attraverso la scelta dell’Istat di inserirci nell’elenco delle Pubbliche Amministrazioni prima e suggellato poi dal Consiglio di Stato (Cons. St., 28 novembre...

Marcello Adriano Mazzola

La prescrizione del diritto al compenso dell’avvocato

L’avvocato per recuperare il suo credito professionale non deve restare inerte oltre un determinato lasso di tempo, in quanto il suo diritto per il compenso dell’opera prestata è “assoggettato” a due prescrizioni: prescrizione presuntiva triennale (art.2956 cod.civ.) e prescrizione ordinaria decennale (art.2946 cod.civ.).

Avv. Leonardo Carbone