Demansionare il lavoratore è oggi possibile, ma a precise condizioni
Le soluzioni alternative prospettate dalla normativa giuslavoristica in materia di demansionamento del lavoratore prima e dopo il jobs act
Le soluzioni alternative prospettate dalla normativa giuslavoristica in materia di demansionamento del lavoratore prima e dopo il jobs act
Le Sezioni Unite della Suprema Corte, con sentenza 29.7.2021 n.21764, hanno confermato l’indirizzo giurisprudenziale nel senso che i giornalisti assunti alle dipendenze della pubblica amministrazione, a tempo determinato o a tempo indeterminato, pubblicisti e professionisti, devono essere obbligatoriamente iscritti ai fini pensionistici presso...
Il Collegato al bilancio della Regione Lazio approva la norma per il sostegno e la promozione dell'esercizio in forma associata e societaria delle attività professionali.
Per gli studi legali e per i commercialisti è ora disponibile una nuova certificazione di qualità. Alla ISO 9001 si affianca la certificazione UNI1610191 tarata sulle caratteristiche di uno studio professionale sul cui progetto si è conclusa, il 2 luglio, la consultazione pubblica definitiva.
La Corte di Appello di Torino ha stabilito che la mancata equiparazione dei permessi 104 ai giorni di lavoro è discriminazione diretta. Questa decisione è importante perché tutela i diritti dei caregiver e dei lavoratori con disabilità.
La Cassa Forense, in collaborazione con il Policlinico Gemelli, ha lanciato un’iniziativa nazionale che sta facendo il giro d’Italia con 26 appuntamenti dedicati alla salute degli avvocati
La Corte di Cassazione conferma: tutte le indennità devono essere incluse nella retribuzione durante le ferie, garantendo equità e sicurezza per i lavoratori
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Con la a sentenza n. 23876 del 26 agosto 2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione viene stabilito che la Naspi percepita dal lavoratore non deve essere restituita nel caso in cui un contratto a termine venga successivamente convertito in rapporto a tempo indeterminato con effetto retroattivo
La Cassazione (sent. 9446/2025) conferma la deducibilità dei contributi previdenziali versati all’estero dal reddito complessivo imponibile in Italia.