IL RISK MANAGEMENT NEGLI STUDI LEGALI: COSA È E PERCHÉ PUÒ ESSERE UTILE

di Marco Ferraro

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In realtà produttive più o meno complesse, un importante strumento di gestione è il risk management, definito come un processo volto alla gestione completa ed integrata dei rischi, mediante attività sistematiche quali identificazione, misurazione, valutazione, trattamento del rischio.

Anche negli studi legali, quali che ne siano le dimensioni, risulta ormai indispensabile una efficace supervisione e controllo su tutte le fasi in cui si articola la prestazione professionale che viene resa ai clienti.

Porre attenzione al “processo di prestazione professionale” è tanto utile quanto più  lo studio legale sia composto da più professionisti, tra cui si ripartiscono compiti ed incombenze.

Questa necessaria ripartizione interna, non può e non deve essere percepita dall’esterno come una situazione di pericolo, con un aumento delle possibilità di errore nella “catena del valore”.

Il controllo di efficienza e del rischio di errore nell’ambito delle prestazioni che vengono rese ai clienti, risulta attuabile con l’adozione di un sistema di gestione che abbia ad oggetto la predisposizione di procedure interne scritte, che disciplinino l’esecuzione di tutti gli incombenti routinari e l’interazione dei professionisti e del personale dipendente nello svolgimento delle attività lavorative, il loro controllo e la successiva revisione.

La costruzione di un sistema di questo tipo è possibile seguendo il percorso tracciato dalla normativa volontaria, che consente di ottenere, da parte di un Ente Certificatore, l’attestazione della conformità - del metodo utilizzato nel fornire l’assistenza e consulenza ai Clienti - agli standard di determinate norme o prassi di riferimento.

Per anni, in questo ambito, l’unico parametro è consistito nella norma della International Organization for Standardization UNI ISO 9001:2015 la quale, previa analisi della singola realtà in cui una organizzazione si trovava ad operare (il contesto) individuava e valutava l’esposizione a rischi e opportunità da sfruttare (risk assesment).

Mediante la gestione degli incidenti di percorso (non conformità) e dei successivi periodici aggiornamenti del documento di valutazione dei rischi, poi, si attivava il circolo virtuoso del miglioramento continuo.

Pur facendo riferimento agli stessi principi, oggi si può invece applicare (esclusivamente o in aggiunta alla prima) la Norma UNI (Ente Italiano di Normazione) UNI 11871:2022, la prima in Italia destinata agli Avvocati (e ai Commercialisti).

La norma è più specifica e consentirà, agli Studi che la adotteranno, di disciplinare la prevenzione e gestione dei rischi degli studi legali. La certificazione ottenibile riguarderà, quindi, l’adeguatezza organizzativa dello Studio agli incarichi ricevuti e la definizione delle azioni dirette a prevenire e contenere i rischi.

L’adozione del descritto modello di risk management consentirà a tutti, professionisti e collaboratori, di gestire secondo un parametro di riferimento tutti gli aspetti operativi di una pratica secondo percorsi previamente condivisi e collaudati, lasciando più tempo per approfondire le caratteristiche peculiari, lo studio della dottrina e della giurisprudenza applicabile al caso concreto. Benefici diretti, ovviamente, al miglior conseguimento di risultati e alla soddisfazione dei Clienti.


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