CRAM DOWN FISCALE
L’espressione anglosassone “cram down” si riferisce al fenomeno giuridico in base al quale il Tribunale omologa la procedura intrapresa, nonostante un creditore appartenente ad una classe dissenziente
L’espressione anglosassone “cram down” si riferisce al fenomeno giuridico in base al quale il Tribunale omologa la procedura intrapresa, nonostante un creditore appartenente ad una classe dissenziente
Le modifiche agli artt. 180, 182 bis e 182 ter Legge Fallimentare prevedono un’ipotesi di cram down analoga a quella già esistente in ambito di ristrutturazione dei debiti
In ordine alla prededuzione o meno del credito del professionista che svolge attività di assistenza e consulenza per la redazione e la presentazione della domanda di concordato preventivo, vi sono stati due filoni giurisprudenziali
Fisco 2024: le novità del concordato preventivo biennale. Scopri come funziona, quali sono i requisiti per accedere al patto con il Fisco e i vantaggi per contribuenti e imprese.
E’ ormai consolidato l’indirizzo giurisprudenziale secondo cui il credito del professionista derivante dall'attività di consulenza e assistenza prestata al debitore, ammesso al concordato preventivo, per la redazione e la presentazione della relativa domanda è prededucibile senza che sia necessario verificare il risultato delle prestazioni svolte
Ai fini del diritto dell’avvocato al compenso, è necessario un preventivo scritto? Il diritto al compenso dell’avvocato “deriva” dal contratto di mandato professionale, che non è soggetto a vincoli di forma
Il "nuovo" contraddittorio preventivo esteso ai provvedimenti emessi dal 1° luglio 2020, per i controlli “a tavolino”, esclusi gli accertamenti parziali, le rettifiche IVA basate su “elementi certi e diretti”, le imposte indirette diverse dall'IVA
Con sentenza n. 3130, depositata in data 27 gennaio 2022, la terza sezione penale della Corte di Cassazione, ha annullato, senza rinvio, l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Reggio Emilia nonché il decreto di sequestro preventivo emesso dal GUP del medesimo tribunale, ordinando la restituzione agli aventi diritto dei beni sequestrati.
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'Erario ha la precedenza sui creditori privati in caso di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni acquisiti al fallimento per reati tributari. Ciò significa che il curatore non può disporre dei beni oggetto di sequestro e che l'Erario avrà la prelazione sui creditori in caso di vendita.
La Corte di Cassazione interpella le Sezioni Unite sulla confisca per equivalente nei reati concorsuali, cercando chiarezza su criteri e ripartizione del profitto