IL DIRITTO ALL’OBLIO NELLA RIFORMA CARTABIA: UN ARGINE CONTRO LA “GOGNA MEDIATICA”
Dal 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la riforma della giustizia Cartabia, con importanti ripercussioni anche sull’esercizio del diritto all’oblio
Dal 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la riforma della giustizia Cartabia, con importanti ripercussioni anche sull’esercizio del diritto all’oblio
Una recente pronuncia della sezione Lavoro della Cassazione, la numero 5244 del 10.01.2023, offre lo spunto per analizzare una fattispecie giuslavoristica particolarmente interessante: il licenziamento per superamento del periodo di comporto.
Cassa Forense ha rinnovato per l’anno 2023 la convenzione con Stellantis relativa all’acquisto, a condizioni agevolate, di autoveicoli nuovi dei marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Fiat Veicoli Commerciali, Peugeot, Citroen, Opel, Ds.
Ergastolo ostativo: nella concessione di un permesso premio il Tribunale deve verificare la meritevolezza dei benefici da parte del condannato valutando gli elementi di fatto che delineano la condotta intramuraria del detenuto senza addentrarsi in valutazioni di tipo morale
La storia della contesa sulla proprietà del Teatro Petruzzelli di Bari e la controversa questione dell'IMU. Dalla sentenza della Corte di Appello al dibattito sulla capacità contributiva, esploriamo il caso e le implicazioni legali. Una lettura approfondita sulle decisioni giudiziarie e il contesto normativo.
Avvocati, fino al 30 novembre potete richiedere un contributo fino a 5.000 euro per la certificazione di qualità della vostra attività professionale.
Esenzione contributo unificato per cause di lavoro e previdenza: come funziona e quali sono i limiti reddituali
Liberi professionisti in studio associato: niente obbligo assicurativo INAIL, lo conferma la Cassazione
La Suprema Corte chiarisce quando l'attività lavorativa svolta da un convivente nell'azienda dell'altro configura un rapporto di lavoro subordinato, con diritto a tutela e compenso, e quando invece si tratta di una prestazione gratuita basata sui doveri di solidarietà e affettività della coppia.
La Corte di Appello di Torino ha stabilito che la mancata equiparazione dei permessi 104 ai giorni di lavoro è discriminazione diretta. Questa decisione è importante perché tutela i diritti dei caregiver e dei lavoratori con disabilità.