ASSEGNO SOCIALE E STATO DI BISOGNO
La Corte di Cassazione con sentenza 13 marzo 2023 n. 7235, fa luce su un argomento molto dibattuto in questa fase storica, quale l’Assegno Sociale.
La Corte di Cassazione con sentenza 13 marzo 2023 n. 7235, fa luce su un argomento molto dibattuto in questa fase storica, quale l’Assegno Sociale.
La Corte di Cassazione, con ordinanza 8.6.2022 n.18400, afferma che, in caso di decesso del pensionato, il figlio maggiorenne inabile a carico del defunto ha diritto ad ottenere dall’Inps l’attribuzione della pensione di reversibilità quale superstite, con decorrenza dal mese successivo alla data del decesso
HELP, la piattaforma del Consiglio d'Europa per la formazione E-learning sui diritti umani. Corsi gratuiti per avvocati, giudici e pubblici ministeri sulla CEDU, disponibili in diverse lingue. Migliora le tue competenze con i corsi accreditati dal CNF
In caso di coniuge separato con addebito, il coniuge superstite, al quale sia stata addebitata la separazione, ha diritto alla pensione di reversibilità indipendentemente dalla circostanza che versi o meno in stato di bisogno e senza che rilevi l’attribuzione di un assegno di mantenimento o altra provvidenza di tipo alimentare.
L’articolo 10, comma 1, lettera e), del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, prevede per i lavoratori liberi professionisti, iscritti alle casse di previdenza e assistenza di categoria, la deducibilità integrale dal reddito complessivo ai fini IRPEF dei “contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge,...
Dall’1 gennaio 2018 l'esercizio in forma associata della professione forense può essere svolto attraverso la costituzione di società di persone, di capitali o cooperative i cui soci siano, per almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto, avvocati iscritti all'albo, ovvero avvocati iscritti all'albo e professionisti iscritti in albi...
Segnaliamo le principali modifiche apportate all’art. 83 del d.l. 18/2020 dai commi da 12-bis a 12-quinquies introdotti in sede di conversione
Dal Tribunale tedesco di Heidelberg arriva la prima condanna al risarcimento del danno derivante dallo spam, ossia la ricezione di messaggi pubblicitari di posta elettronica non richiesti e che il mittente invia senza che il destinatario lo abbia in alcun modo autorizzato.
La Suprema Corte di Cassazione è tornata ad interessarsi delle conseguenze di una notifica a mezzo pec con allegati illeggibili o parzialmente leggibili.
Scopri i requisiti per l'iscrizione al registro dei praticanti avvocati e le modalità di svolgimento del tirocinio forense