Adozione di maggiorenne e mantenimento paterno
La Suprema Corte esamina una vicenda concernente la intervenuta adozione da parte del nuovo marito della madre delle sue due figlie maggiorenni
La Suprema Corte esamina una vicenda concernente la intervenuta adozione da parte del nuovo marito della madre delle sue due figlie maggiorenni
Gli articoli 6 e 12 del D.L. 132/1994, convertito nella L. 162/2014, disciplinano le ipotesi di negoziazione assistita in materia di separazione e divorzio.Poiché in sede di applicazione di tali nuove disposizioni normative sono emerse delle difficoltà interpretative da parte degli ufficiali dello stato civile, il Ministero dell'Interno è di...
La Riforma Cartabia, all’art. 473-bis.49 c.p.c., ha previsto la possibilità di una simultanea proposizione di giudizio di separazione e divorzio per i giudizi contenziosi, prevedendo che le parti, nello stesso ricorso che introduce il procedimento di separazione personale, possano presentare anche domanda di scioglimento o cessazione degli effetti...
Con decreto del 31 0ttobre del 2013 il Tribunale dei Minori di Bologna ha dato in affidamento temporaneo una bambina di tre anni a una coppia omosessuale. Il caso, da taluni ritenuto clamoroso, ha suscitato scalpore, dando il via a non poche polemiche in relazione, più in generale, alla natura, alla tradizione, alla procreazione, e, più in...
L'ordinanza interlocutoria n. 28995 del 17/12/2020: convivenza di fatto e diritto all’assegno divorzile a carico dell’altro coniuge
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Il diritto alla pensione di reversibilità (o ad una quota di essa in caso di concorso con altro coniuge superstite) spetta allorché il coniuge superstite, alla morte dell’ex coniuge, sia titolare di assegno di divorzio giudizialmente riconosciuto
Il primo decreto con piglio riformista della giustizia, secretato sino all’ultimo, è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è subito entrato in vigore [D.L. 12 settembre 2014, n. 132, Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile.
E così la Corte Costituzionale, ancora una volta, si è trovata a dover prendere posizione su una questione che tocca corde importanti della cultura giuridica del Paese, come quella in materia di cognome ai figli.