LA RIFORMA DEL LAVORO SPORTIVO
Riforma diritto del lavoro sportivo: il D. Lgs. n. 36/2021 disciplina in maniera unitaria la figura del lavoratore sportivo, secondo una nozione di professionismo sostanziale
Riforma diritto del lavoro sportivo: il D. Lgs. n. 36/2021 disciplina in maniera unitaria la figura del lavoratore sportivo, secondo una nozione di professionismo sostanziale
La Corte di Appello di Torino ha stabilito che la mancata equiparazione dei permessi 104 ai giorni di lavoro è discriminazione diretta. Questa decisione è importante perché tutela i diritti dei caregiver e dei lavoratori con disabilità.
L’affidamento dello svolgimento di attività legale per conto di amministrazioni ed enti pubblici è spesso foriero di problematiche in quanto non sempre è chiaro il discrimine tra ciò che costituisce prestazione di opera intellettuale e ciò che, invece, rappresenta l’espletamento di servizi legali secondo le indicazioni comunitarie.
La Cassazione con la sentenza 11347/2025 tutela il diritto di sciopero spontaneo: illegittimo il licenziamento del lavoratore che vi partecipa.
Il XXXIII Congresso Forense di Rimini ha decretato la fine dell’esperienza OUA, alla fine di un percorso lungo ed articolato, partito ancora col precedente Congresso Forense di Venezia. Inizia a muovere i primi passi il nuovo Organismo che presenta alcune novità importanti:
Le soluzioni alternative prospettate dalla normativa giuslavoristica in materia di demansionamento del lavoratore prima e dopo il jobs act
Il Decreto Legge 4 maggio 2023 n. 48 importanti modifiche al Testo Unico sulla Sicurezza, in particolare, l’art. 14, rubricato “Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”, modifica otto articoli del Decreto 81 e tra essi l’articolo 18: questa appare al momento come l’innovazione più significativa sul piano dei principi.
Come l'intelligenza artificiale sta cambiando il diritto e come gli avvocati devono affrontare questi cambiamenti.
Prorogato fino al 31 dicembre 2022 la disciplina emergenziale semplificata di comunicazione telematica dello Smart working per i lavoratori del settore privato
La Cassazione, con l’ordinanza 2489/2025, ha stabilito che i benefit aziendali come alloggio e auto concessi stabilmente al dipendente rientrano nel calcolo del TFR, salvo diversa previsione nei contratti collettivi.