IL SOCIO DELLO STUDIO PROFESSIONALE PUÒ FARE IL BACKUP DEI DATI PER AVVIARE UN’ATTIVITÀ DIVERSA?
Cassazione sentenza 2 dicembre 2020 n. 34296: accesso al sistema informatico per finalità diverse da quelle per le quali il soggetto è autorizzato
Cassazione sentenza 2 dicembre 2020 n. 34296: accesso al sistema informatico per finalità diverse da quelle per le quali il soggetto è autorizzato
Sezioni Unite, Corte di Cassazione, sentenza 26 marzo 2021 n, 8566: il limite rappresentato dal divieto di presentazione del candidato che abbia già espletato due mandati consecutivi deve essere inteso in senso oggettivo, risolta la questione interpretativa relativa al c.d. terzo mandato
Superbonus 110%: opportunità per gli iscritti di Cassa Forense di cedere i crediti fiscali derivanti dagli interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico
Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, all’art. 2-terdecies, dedicato ai temi della tutela post-mortem e dell’accesso ai dati personali del defunto
Gli avvocati italiani sono chiamati a dire la loro sui temi della Conferenza del Futuro dell’Europa, in particolare sui temi che riguardano più da vicino la professione quali Valori e diritti, Stato di diritto, Sicurezza
Entra in vigore il 1° luglio 2023 una delle più rilevanti novità previste dalla Riforma Cartabia, ovvero la nuova modalità di svolgimento del primo incontro di mediazione secondo quanto previsto dall’art. 8 comma 6 del D. Lgs. 28/2010
Cumulo con redditi da lavoro: la sentenza della Corte Costituzionale sulla non cumulabilità della «quota 100» con i redditi da lavoro dipendente
Il Decreto Ministeriale n. 147/2022 ha introdotto una importante novità per il compenso degli avvocati che raggiungono un accordo stragiudiziale. In caso di conciliazione giudiziale o transazione della controversia, il compenso dell'avvocato è aumentato di un quarto rispetto a quello previsto per la fase decisionale.
La parte non presente all’incontro di mediazione potrà farsi sostituire quando ricorrano “giustificati motivi” di assenza. Spetta al giudice valutarne la fondatezza; il Tribunale di Firenze è uno tra i primi a affrontare la questione di quali siano tali “giustificati motivi” con la sentenza n. 316/2024; facciamo un focus sul tema.
Con la sentenza n. 7128/2025, la Corte di Cassazione ha fornito importanti chiarimenti sull’ambito applicativo della revocazione