I giovani guardano al futuro
13/09/2012
Stampa la paginaPaiono riflessioni banali e tuttavia non lo sono. Possono apparire oggi anche provocatorie ed urticanti dinanzi ad un futuro cupo e mai come oggi incerto. Il futuro pare essere stato rubato da un passato vorace, sciocco, irresponsabile o solo poco lungimirante. Oggi non vi sono più certezze e tutto vacilla. Inclusa l’avvocatura, come ben sappiamo, sotto assedio da anni e mai come in quest’ultimo periodo aggredita da foghe fondamentaliste e ipocrite di liberismo, al quale fanno seguito però interventi legislativi illiberali ed autoritari (preventivo imposto; parametri ministeriali ex d.m. 140/12; processo col filtro; legge Pinto mignon; riforma dell’ordinamento forense blindata; aumenti vertiginosi dei contributi unificati; mediazione onnivora; abuso delle condanne ex art. 96 c.p.c. e delle condanne alle spese etc.).
Il futuro viene scritto oggi con la presunzione di dover rimediare ad enormi errori del passato ma imponendo una visione economica e consumistica della vita. Assistiamo sgomenti alla “economicizzazione dei diritti” e ancor peggio dettata con il metodo sbagliato. Se la giustizia non funziona viene meno il sistema di tutela dei diritti e vacilla la democrazia. Dunque occorre riformare la giustizia, organizzarla al meglio e renderla più efficiente. Invece la si demolisce, deflazionando i processi e con essi deflazionando i diritti.
I giovani sono sdegnati, sono impauriti per il proprio futuro, sono sgomenti. Ma hanno la forza per opporsi a tutto questo e l’età per sognare e costruire, assumendone la responsabilità, un futuro migliore.
In tale scenario, che cosa si aspettano essi per la propria previdenza e dunque da Cassa Forense è presto detto. In un periodo nel quale la frase ricorrente è “Tanto non vedrò mai la pensione”, si aspettano in realtà di essere smentiti. E’ necessario però leggere, partecipare, documentarsi e non abbandonarsi a frasi fatte.
Cassa Forense è come tutte le casse dei professionisti un ente autonomo ma vigilato dai Ministeri competenti. Dunque, autonomo ma non troppo atteso che la previdenza è materia di rilievo costituzionale. Festeggia i suoi primi 60 anni e si presenta in buona salute. Ha appena approvato una riforma che garantirà 50 anni di sostenibilità come prescritto di recente dal legislatore. E’ una delle Casse che gode miglior salute tra quelle dei professionisti. Accumulerà nei prossimi decenni qualche decina di miliardi di patrimonio. Tutto ciò garantisce che le pensioni saranno erogate, dunque anche ai giovani.
Deve affrontare temi irrisolti, diffusi e delicati quali il debito previdenziale accumulato ed il numero di avvocati non iscritti alla Cassa. Deve però anche difendere, come sta facendo, la propria autonomia dagli appetiti del subdolo legislatore di accaparrarsi il suo patrimonio, con ciò difendendo l’autonomia e l’indipendenza dell’avvocatura.
I giovani si aspettano pensioni non solo certe ma anche eque. E’ giusto ma occorre ricordare come rispetto al passato, nel quale sono state erogate pensioni fin troppo generose, nell’imminente futuro non potrà essere più così perché si godrà di pensioni proporzionate a quanto si è versato in tutta la vita lavorativa, in un’ottica “contributiva”.
I giovani si aspettano anche assistenza e la Cassa la eroga e sta studiando maggiori forme di assistenza proprie per i giovani e per le donne, per agevolare il loro percorso professionale.
I giovani si aspettano una Cassa trasparente, efficiente, reattiva, collaborativa. Per realizzare tutto ciò questo Comitato ha cambiato e cambierà molti profili della Cassa. Ma per realizzare il giusto feedback è necessario che il rapporto sia reciproco.
I giovani devono quindi usare il sito della Cassa (dove troveranno ogni risposta alle proprie domande) e magari dedicare tempo alla lettura dei periodici della Cassa o partecipare ai tanti seminari, convegni formativi che la Cassa predispone. Non ultimo devono avvalersi dei Delegati, vere e proprie sentinelle sul territorio, in favore dei contribuenti.
Dunque una Cassa che è cambiata, che sta cambiando, che si mostra in buona salute, che si sta avvicinando sempre di più ad ogni esigenza dei contribuenti.
Ai doveri della Cassa devono però corrispondere gli oneri degli iscritti, giovani o meno, di interessarsi più attentamente della previdenza, ricordandosi che così facendo costruiranno al meglio il proprio futuro. Il quale non va solo immaginato ma anche costruito.
Avv. Marcello Adriano Mazzola – Delegato di Cassa Forense