Avvocati protagonisti in Europa
27/07/2015
Stampa la paginaProprio per questo, Cassa Forense sin dallo scorso febbraio ha predisposto il bando “Crescita e Coesione” da sottoporre all’attenzione dei responsabili regionali, tentando di abbattere le barriere burocratiche, superare l’impasse amministrativa ed eliminare gli ostacoli di natura politica che ancora si frappongono ad un pieno utilizzo da parte dei professionisti delle risorse europee ed avviare un utile e necessario confronto sulla Programmazione 2014-2020 tra le Regioni e tutti quei soggetti, tra i quali gli avvocati, che finora sono rimasti ai margini ed invece oggi possono finalmente assumere un ruolo proattivo e propositivo grazie anche all’Action Plan for Entrepreunership e la definitiva equiparazione a livello europeo dei liberi professionisti alle PMI.
Gli obiettivi perseguiti dalla strategia Europa 2020 puntano a favorire in ogni stato d’Europa una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile. Cassa Forense ha da poco approvato il Regolamento per l’assistenza poiché siamo convinti che un welfare integrato ed una politica inclusiva possano essere gli strumenti per coinvolgere non solo tutti coloro che entrano nel mercato del lavoro ma anche chi si trova ad affrontare la crisi che si è abbattuta sui liberi professionisti causando cali di reddito fino al 30%. In questo contesto stimolare le Regioni affinché diano attuazione ai dettami europei e utilizzino le significative risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per sostenere giovani, donne e fasce deboli anche nell’ambito delle professioni può avere una valenza fondamentale per contrastare la crisi.
Se è stata finalmente superata la distinzione meramente civilistica e solamente italiana (visto che negli altri Paesi UE non è mai esistita) tra professionista e piccola e media impresa, riconoscendo il libero professionista come soggetto economico, è indispensabile attuare una strategia di intervento e pressione sulle Regioni affinché si adeguino rapidamente ed inseriscano chiaramente tra i destinatari dei bandi anche i professionisti. Vanno quindi raccolte da parte degli Enti pubblici che gestiscono quali intermediari l’erogazione dei fondi le istanze provenienti dal territorio, e che l’avvocatura ha il compito di rappresentare loro per quanto la riguarda, fornendo dati e indicazioni sulle realtà regionali e sulle esigenze maggiormente avvertite, per poter elaborare bandi ad hoc destinati ad alcune categorie professionali, come appunto gli avvocati, che necessitano di formazione continua, attrezzature e ristrutturazioni dei loro studi professionali, e di ulteriori interventi che possano accrescerne le competenze e consentire loro di essere all’avanguardia in un processo di sviluppo e di cambiamento che vedrà una accelerazione inevitabile non appena la crisi darà segni di regressione.
Oggi la difficoltà principale è ottenere nuova liquidità da investire per la crescita e lo sviluppo. Cassa Forense vuole essere al fianco di tutti gli avvocati, semplificando le procedure e migliorando l’assistenza, ma in questa policy ed in questo processo ha sicuramente bisogno anche della vicinanza delle istituzioni e delle Autorità di gestione affinché vengano effettivamente estesi ed aperti i bandi, permettendo di accedere ai fondi fino a esaurimento delle risorse o fornire finanziamenti a tasso agevolato. Le Regioni attraverso i Fondi FSE e FESR potrebbero rappresentare i garanti di ultima istanza e dar vita ad un ciclo virtuoso di rilancio dell’economia ed avvio della crescita.
Per far comprendere in concreto come sia possibile intervenire sin da oggi per cercare di realizzare questo progetto, il 25 giugno si è svolto in Cassa Forense un Corso dedicato a fornire gli elementi conoscitivi utili per acquisire un approccio pratico e una metodologia efficace per affrontare il tema della partecipazione ai bandi europei: come trasformare un'idea in proposta e i criteri fondamentali per scrivere un progetto coerente ed ammissibile al finanziamento, sia che si tratti di fondi ad erogazione diretta, che di fondi ad erogazione indiretta, e quindi mediante le Regioni.
Questo corso, al quale hanno partecipato oltre 130 tra rappresentanti di Ordini, Unioni ed Associazioni forensi, oltre a tutti i componenti del Comitato dei Delegati di Cassa Forense ha fornito le nozioni essenziali sui provvedimenti europei di interesse e sui fondi strutturali, dando una visione completa dei fondi diretti ed indiretti, degli obiettivi perseguiti dalle politiche europee e soprattutto le nozioni di base per consentire ai neofiti di capire, con questo primo approccio, il difficile ed ostico mondo dell'europrogettazione.
Il Corso si è poi concluso con una esercitazione pratica di reperimento dei siti e delle notizie sul web e con l’analisi di alcuni progetti campione, con l’obiettivo di consentire ai partecipanti di fare propri e immagazzinare contenuti e concetti chiave e appropriarsi di una visione completa di ciò che concerne le tecniche e gli strumenti utili e necessari per la realizzazione di un progetto europeo.
Come richiesto dalla più parte dei partecipanti, che hanno molto apprezzato l’iniziative e gli stimoli che ha offerto, ci riserviamo l’organizzazione a breve di un master più approfondito, potendo questo settore rappresentare non soltanto una preziosa opportunità, ma anche l’occasione per lo sviluppo di nuove professionalità.
Avv. Michelina Grillo – Coordinatore Commissione CF Lab Europa