LA RIFORMA DELLE CONCESSIONI BALNEARI : UNA POSSIBILE RIFORMA NEL DECRETO DEL GOVERNO

di Gianluca Mariani

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma delle concessioni balneari  inclusa in un disegno di  legge che  modifica in modo significativo la precedente  legge 118/2022 (legge Draghi)

Le concessioni attuali saranno prorogate fino al 30 settembre 2027. Questa scelta è stata adottata nonostante le normative europee richiedano l'assegnazione delle concessioni tramite gara pubblica. Tuttavia, tali proroghe sono state considerate illegittime dalla legislazione comunitaria.

Mappatura delle Coste: Obiettivo 2025

Un altro punto chiave della riforma è la mappatura completa delle coste italiane, prevista entro il 30 aprile 2025. Questo processo fornirà dati precisi sulla disponibilità e accessibilità delle spiagge, e sarà determinante per le future concessioni e proroghe, assicurando l'accesso anche a nuovi operatori.

La Pressione Europea e le Critiche

Questa riforma è stata introdotta in seguito alla procedura d'infrazione avviata dalla Commissione Europea nei confronti dell'Italia. Le autorità italiane hanno tentato di giustificare l'assenza di gare affermando che non vi è scarsità di risorse naturali. Tuttavia, esperti legali e attivisti sottolineano che le proroghe violano comunque le normative europee.

Nuove Gare dal 2027: Ecco Come Funzioneranno

A partire dal 2027, le nuove concessioni balneari verranno assegnate tramite gara pubblica. Le amministrazioni locali avranno l’obbligo di avviare le procedure entro giugno 2027, con nuove concessioni della durata compresa tra 5 e 20 anni, permettendo agli investitori di ammortizzare i costi.

Indennizzi e Tutela dei Lavoratori

Il nuovo concessionario dovrà corrispondere un indennizzo al precedente concessionario, calcolato sul valore dei beni ammortizzabili e sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Inoltre, verrà garantita la tutela dei lavoratori, con l’obbligo di assunzione del personale già impiegato nelle precedenti concessioni.

Un Settore in Evoluzione: Investimenti e Competitività

La riforma mira a bilanciare le esigenze economiche degli attuali concessionari con le normative europee, introducendo criteri di investimento per migliorare i servizi offerti. L’obiettivo è quello di favorire non solo i grandi gruppi, ma anche i piccoli proprietari di stabilimenti balneari.

Sebbene la riforma rappresenti un passo avanti, restano ancora incertezze sull'attuazione e sull'accettazione da parte della Commissione Europea. L’impatto sugli investimenti nel settore balneare sarà significativo, ma l’ultimo rinvio delle gare al 2027 potrebbe rallentare gli investimenti nel breve termine.

 

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