A Rimini si presenta il progetto Censis-Cassa Forense. Disagi ed aspettative degli avvocati italiani

di Immacolata Troianiello

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Non si può infatti trascurare che la crisi economica in atto abbia inciso fortemente su una professione abituata da sempre a proiettarsi in una logica di crescita, e detto sbilanciamento indietro inizi a fare sentire i propri effetti su molteplici dimensioni. Si pensi da questo punto di vista all’indebolimento del valore e del prestigio sociale della professione, testimoniata innanzitutto dalla perdita di chance del percorso di laurea in giurisprudenza, sempre meno in grado di offrire sbocchi occupazionali ai giovani laureati.
Le difficoltà dei professionisti a muoversi in un mercato che è profondamente cambiato, perché si sono ristrette le opportunità, ma anche e soprattutto perché la domanda si è andata sempre più differenziando, creando nuovi ambiti di competenze e nuovi mercati,al momento solo in piccola parte, intercettati dai professionisti.
La domanda di assistenza, di tutela della salute e di previdenza che amplifica il quadro di attese che Cassa Forense e l’avvocatura ai vertici, è chiamata a conoscere ed interpretare.
La nascita di aree di disagio che la professione non era pronta ad affrontare provocate dalla sostanziale compressione di mercato. Questo ha reso i professionisti molto più esposti con la penalizzazione soprattutto delle componenti più giovani. Si sono pertanto creati i presupposti e l’urgenza di una revisione complessiva degli strumenti di welfare, dalla previdenza all’assistenza.
In tale quadro la Cassa Forense sta assumendo un ruolo sempre più centrale nell’indirizzarsi verso quegli scenari di sviluppo che per essere resi concreti necessitano però una riflessione profonda sull’identità e sul ruolo della professione nel nostro Paese.


La collaborazione con il CENSIS prevede ogni anno la realizzazione di una ricerca sullo stato di salute della professione, sui punti di forza e di debolezza, sulla domanda di welfare e di rappresentanza che emerge dalla base. Ovvero una forte e necessaria integrazione alla conoscenza numerica già in possesso di CF. Lo studio sarà l’occasione per creare ogni anno un momento di riflessione per l’avvocatura italiana, che consenta di fare il punto su percorsi e scenari di sviluppo e delineare nuove strade di azione. L’obiettivo consiste nell’avere uno strumento conoscitivo in grado di fotografare lo stato dell’avvocatura italiana.
L’analisi sarà rivolta alle aree di maggiore affanno (giovani, donne, sud Italia), ma anche a capire le potenzialità oggi connesse ad un ripensamento del modello organizzativo della professione.
L’analisi servirà ad accompagnare il processo di riforma della Cassa, monitorando la domanda di welfare emergente, l’impatto dei nuovi servizi sulla platea degli iscritti, e mettendo a fuoco eventuali criticità/opportunità nella comunicazione agli iscritti.
Tutto ciò con l’obiettivo di contribuire a veicolare un’immagine unitaria dell’Avvocatura italiana che possa costituire la base per la costruzione di una politica di rilancio professionale e reputazionale, condivisa e partecipata;
Il cuore dell’attività di ricerca è costituito dall’indagine su un campione di almeno 1000 avvocati. L’indagine avrà l’obiettivo di mettere a fuoco ogni anno le molteplici dimensioni di esercizio della professione, ovvero: - l’identità dei professionisti, le motivazioni all’origine della scelta professionale, l’accesso alla professione, l’impatto dei processi di ricambio generazionale e di genere, la percezione del ruolo e dell’immagine dell’avvocato, i valori fondanti la professione; - il mercato e i suoi scenari di evoluzione, con particolare attenzione all’impatto che la crisi ha avuto sulla professione, le maggiori criticità incontrate dai professionisti ma soprattutto la capacità di reazione messa in campo (come è stata fronteggiata la crisi); - le modalità organizzative della professione, tramite l’analisi dei modelli prevalenti di organizzazione (studio a titolarità unica o associato), delle dimensione dell’attività di studio, della rete relazionale interprofessionale, del ruolo dell’innovazione e dell’internazionalizzazione per la professione; il ruolo delle competenze, l’orientamento all’aggiornamento professionale (modalità e formule adottate), il fabbisogno di nuove conoscenze e competenze professionali, l’orientamento al mercato;


- la domanda di welfare degli avvocati, tramite approfondimento delle principali problematiche del sistema (ingresso tardivo dei giovani nel mercato del lavoro, impatto della crisi sui redditi e sulla capacità contributiva, divaricazioni di genere e generazionali interne al mondo libero professionale), analisi del fabbisogno di assistenza che gli iscritti presentano; - il rapporto con la Cassa, tramite individuazione delle modalità di comunicazione, dei servizi richiesti e ricevuti, del livello di soddisfazione rispetto alle prestazioni della Cassa, del ruolo che questa dovrebbe avere nel futuro; - la domanda di rappresentanza, tramite individuazione delle politiche a sostegno dell’avvocatura, dei servizi di cui i professionisti avrebbero maggiormente bisogno, e del valore e significato attribuito alla funzione di rappresentanza (tutela valori dell’avvocatura, servizio ai rappresentati, elaborazione e proposta politica).
Le risposte fornite verranno elaborate per genere, età, area geografica, dimensione del comune di attività e specializzazione professionale, in modo da fornire uno spaccato della professione che possa dare conto delle tante e diverse anime che convivono al suo interno. La rilevazione di campo sarà effettuata tramite sistema CAWI (Computer Assisted Web Interview). Il sistema prevede la compilazione del questionario direttamente sulla piattaforma web che verrà attivata e gestita dal Censis. L’individuazione dell’universo dei potenziali intervistati verrà effettuata, assieme alla Cassa, tenendo conto delle informazioni disponibili e delle modalità di partecipazione all’indagine da parte degli avvocati ritenute più idonee e opportune.


L’ultimo tassello del percorso di ricerca è costituito da un’indagine presso un campione rappresentativo di popolazione italiana sull’immagine e la reputazione dell’avvocatura in Italia. L’indagine sarà realizzata tramite la FONDAZIONE CENSIS con un breve questionario telefonico ad un campione di 1000 italiani, rappresentativo per genere, età ed area geografica, essa permetterà di individuare: - la percezione della professione forense presso l’opinione pubblica italiana, in termini di prestigio sociale, affidabilità, dinamicità, trasparenza, merito, professionalità e competenza, anche in chiave comparata con altre professioni; - i fattori di maggiore criticità nella percezione dell’immagine dell’avvocatura legata al consolidamento di alcuni stereotipi, quali il cattivo funzionamento della giustizia, il legame con il sistema politico, la “chiusura categoriale” etc.; - i fattori che più contribuiscono, di contro, a veicolare un’immagine positiva dell’avvocatura: il valore sociale della professione e la tutela dei diritti, le punte di innovazione della professione, la dimensione concorrenziale e di mercato, la salvaguardia del valore della legge, etc. nonché il rapporto con i professionisti: percezioni e valutazioni da parte dei clienti.Il progetto è di durata triennale e copre un arco temporale che va dal luglio 2015 al luglio 2017.


Avv. Immacolata Troianiello
 Consigliere di Amministrazione di Cassa Forense

 

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